Vincente da allenatore e “stregato da Napoli” come giocatore: Ottavio Bianchi fa parte della nostra lista di candidati ideali. Nella quale non può mancare Marek Hamsik: in questa nostra scelta lo abbiamo schierato in posizione meno avanzata per non inserirlo tra gli attaccanti o a competere con sua maestà Maradona. Siamo certi infatti che lo slovacco ha rapito da anni il cuore dei tifosi. Impossibile dimenticare il leggendario Antonio Juliano, uno dei beniamini più amati di sempre dalla tifoseria, come anche Fabio Pecchia, centrocampista completo tatticamente e mentalmente.
Vincente in campo e irresistibile fuori: giù il cappello per Fernando De Napoli, di certo tra gli uomini che hanno fatto la storia del Napoli dei successi di Ferlaino e Maradona. E che dire della grinta di Walter Gargano, un mediano capace di lottare su ogni pallone per tutti i novanta minuti. La classe è invece il fil rouge tra Mariano Bogliacino e Vincenzo Montefusco, fenomeni dai piedi buoni, così come Giovanni Improta, che si distingueva per eleganza.
Salvatore Bagni è uno degli uomini simbolo del Napoli dello scudetto del 1987. E Massimo Crippa, invece, può essere considerato allo stesso modo per il tricolore successivo della leggendaria storia azzurra. Da ricordare anche il francese Alain Boghossian: proprio da Napoli partì la sua rincorsa al tetto del mondo con la maglia della Nazionale francese. In tempi attuali, va citato Jorginho: un vero metronomo sulla linea mediana.
Il senso tattico di Alemao non si dimentica facilmente, così come la sua tenacia in campo. Al pari di un altro centrocampista tenace come Gokhan Inler, che univa alla quantità anche una notevole capacità nel tiro dalla distanza. La diligenza era invece la qualità principale del grande Luca Fusi. Per Ciccio Romano parlano alcune giocate, ancora da rivedere: la geometria era il suo mestiere.
Il senso tattico di Alemao non si dimentica facilmente, così come la sua tenacia in campo. Al pari di un altro centrocampista tenace come Gokhan Inler, che univa alla quantità anche una notevole capacità nel tiro dalla distanza. La diligenza era invece la qualità principale del grande Luca Fusi. Per Ciccio Romano parlano alcune giocate, ancora da rivedere: la geometria era il suo mestiere.