ROMA - La nostra iniziativa “Il Napoli dei tifosi” arriva all’ultimo atto: la scelta del tecnico. A lui toccherebbe l’ideale compito di guidare questa squadra da capogiro: Luciano Castellini in porta, in difesa Ruud Krool, Giuseppe Bruscolotti, Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro; poi i tre centrocampisti Marek Hamsik, Antonio Juliano e Salvatore Bagni. Ovviamente sua maestà Diego Armando Maradona a supporto di Edinson Cavani e Careca. A questa squadra praticamente invincibile manca solo un grande timoniere: nella storia dei tecnici del Napoli c’è solo l’imbarazzo della scelta, quindi sotto con le votazioni.
Nelle nostre scelte non può mancare Alberto Bigon, il secondo scudetto della città porta anche la sua firma, così come William Garbutt, nella testa e nei ricordi dei tifosi degli anni Trenta. Quindi il mitico Luis Vinicio, conosciuto anche come ’O Lione, e Ottavio Bianchi, il tecnico più vincente della storia del Napoli. Ma anche Rino Marchesi, il primo allenatore di Maradona.
Il presente ha il nome di Maurizio Sarri, al timone di un Napoli davvero spettacolare. Anche Amedeo Amadei è stato importante anche per la storia del Napoli a metà degli anni Cinquanta; e ancor prima lo fu il sergente di ferro Eraldo Monzeglio. E’ nel cuore di tutti i tifosi il Petisso Bruno Pesaola, tre trofei al suo attivo, mentre a Walter Mazzarri va soprattutto il merito di aver riportato il Napoli nell’Europa che conta.
Ha fatto bene a Napoli sir Claudio Ranieri a inizio anni Novanta, mentre negli anni Settanta si ricorda con affetto la conduzione della squadra di Gianni Di Marzio. Beppe Chiappella è arrivato coi partenopei a sfiorare lo scudetto nel 1971 mentre, in tempi molto recenti, lo spagnolo Rafa Benitez ha messo in bacheca due trofei.
La tifoseria ricorda volentieri anche l’esuberante Vujadin Boskov, a Napoli con risultati alterni, così come Marcello Lippi, che proprio dal San Paolo ha mosso i primi passi di una carriera piena di trionfi. Infine Walter Novellino, che ha riconquistato la A nella stagione 1999-00, ed Edoardo Reja, idolo della curva a cui è legata la risalita degli azzurri dalla serie C fino al ritorno in serie A.
Il presente ha il nome di Maurizio Sarri, al timone di un Napoli davvero spettacolare. Anche Amedeo Amadei è stato importante anche per la storia del Napoli a metà degli anni Cinquanta; e ancor prima lo fu il sergente di ferro Eraldo Monzeglio. E’ nel cuore di tutti i tifosi il Petisso Bruno Pesaola, tre trofei al suo attivo, mentre a Walter Mazzarri va soprattutto il merito di aver riportato il Napoli nell’Europa che conta.