Il Parma è fallito. Storia della squadra morta tre volte

Fondata nel 1913, è stata rifondata per due volte, nel 1968 e nel 2004. Oggi torna tra i dilettanti
Stefano Piccheri
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ROMA - Ballotta, Benarrivo, Grun, Minotti, Apolloni, Di Chiara, Zoratto, Cuoghi, Osio, Brolin, Melli, allenatore Nevio Scala. È cominciata così, con questa formazione, la storia dei successi del grande Parma, con la vittoria della Coppa delle Coppe 1992-93 contro l'Anversa. Ma il Parma oggi è fallito:  alle 14 si sono chiusi i termini per le offerte di acquisto, ma già tra ieri sera e stamani le uniche due cordate ammesse alla trattativa si erano ritirate. Il club dovrà ripartire dai dilettanti. Era la squadra per eccellenza della sana provincia italiana, quella che si conquista gli onori del grande calcio, ritagliandosi uno spazio a spallate tra le big italiane. E pensare che l'esordio in Serie A è datato solo due anni prima, con un clamoroso sesto posto, che gli vale l'Europa. Di lì in poi solo soddisfazioni e altri successi: la Supercoppa Uefa del 1993 contro il Milan, le Coppe Uefa del 1994-95 contro la Juventus e quella del 1998- 99 contro il Marsiglia. E pure 3 Coppe Italia e una Supercoppa Italiana, che non guastano mai. E tanti faccioni mica da poco, passati per i prati della serie A, via Parma. Il Tardini ha visto Asprilla, Zola, Brolin, Stoichkov, Crespo, Chiesa, Thuram, Buffon, Cannavaro, Adriano, Gilardino e Mutu. E allenatori come Ancelotti, Malesani, Ulivieri, pure Passarella, Prandelli e Guidolin. Insomma tutta gente che ha fatto anche la storia del calcio recente, gente vera e strapagata.

Nomi che avrebbero fatto felice l'avvocato Ennio Tardini, che nel 1922 ha dato il via alla costruzione dello stadio locale, dopo la fondazione ufficiale del 1913, la rifondazione del 1968, dopo un crac economico che ha portato al primo fallimento. Una storia tormentata quella del Parma e pure quella del grande Parma di Tanzi, segnata dal famigerato 'Crac Parmalat' e una seconda rifondazione, una terza vita praticamente, quella del giugno 2004 con il Parma Football Club che evita la retrocessione tra i dilettanti, con Bondi traghettatore, fino a Ghirardi e il triste epilogo dei giorni nostri. Il Parma ora è fallito, ma la sua storia insegna: mai darlo per morto, mai!


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