Parma, Faggiano: "Si dovrebbe parlare di più di arbitri professionisti"

Il ds ducale: "Qualcuno dovrebbe avere maggior cura della crescita dei giovani fischietti, invece si parla sempre di politica. Gli arbitri sono confusi come noi"
Parma, Faggiano: "Si dovrebbe parlare di più di arbitri professionisti"© LAPRESSE
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NAPOLI - Daniele Faggiano, ds del Parma, è un fiume in piena ai microfoni di Radio Marte. Il tema principale è la polemica arbitrale dopo la sfida con la Lazio, vinta dai biancocelesti. “Immagino che, come noi, il Napoli ora sia un po' arrabbiato con gli arbitri perché domenica ha subito un torto. Non è semplice il mestiere del direttore di gara, ma per il bene del calcio si dovrebbe parlare di più di professionismo dell’arbitraggio. Qualcuno dovrebbe avere maggior cura della crescita dei giovani fischietti, proprio sotto l’aspetto tecnico, invece si parla sempre di politica. Poi per gli episodi non è colpa degli arbitri, è che siamo confusi noi e pure loro, perché il protocollo da inizio anno è cambiato più di una volta".

Il rigore negato a Cornelius ha avuto una grande risonanza mediatica: "Non ce l’ho con Di Bello, pur di non darci il rigore però, ci si è inventati di tutto. A fine partita ho sentito che Inzaghi si è lamentato dicendo che c’era un rigore ancora più grosso per la Lazio, ma non gli do colpe perché magari non l’ha neanche visto e gli hanno suggerito, a torto, di dire certe cose. Anche Bergomi e Di Canio, che tra l'altro è laziale, hanno detto che non c’era rigore. E per noi invece ce n’era anche un altro, quello di Patric su Bruno Alves: lo spagnolo la palla non l’ha proprio guardata. Dobbiamo riunirci per trovare soluzioni perché il problema non è solo di alcuni ma di tutti, che poi i torti prima o poi li subisce chiunque. Io accetto che Di Bello possa sbagliare, ma almeno valla a vedere al VAR. Poi magari puoi confermare la tua prima impressione, ma almeno so che l’hai riguardato". Chiusura su Gervinho: "Sta bene, è a Parma. Se poi giocherà, lo vedremo. Dipende da più fattori. Ha sbagliato a saltare per 3 giorni gli allenamenti, poi le altre cose nel calcio ci possono stare. Lo abbiamo multato”.


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