Parma formato Qatar: c'è il gruppo Al Mana

Il club gialloblù verrà rilevato da Hisham Saleh Al Mana per 63 milioni di euro. Ma Nuovo Inizio manterrà una quota decrescente
Parma formato Qatar: c'è il gruppo Al Mana© LAPRESSE
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PARMA - Effetto valanga: le voci su un’imminente cessione della maggioranza delle quote azionarie del Parma giravano da qualche settimana ma hanno preso corpo ieri mattina in modo speciale. Durante la giornata poi si sono approfondite, arricchite, disegnando in serata una situazione che, nonostante su questo tema la società stia mantenendo un riserbo assoluto, appare ben delineata. Nuovo Inizio, la compagine di sette imprenditori parmigiani che ha risollevato il Parma dopo il crac Ghirardi del 2015 riportandolo, con una cavalcata da record, in serie A in soli tre anni, avrebbe finalmente trovato l’interlocutore serio e affidabile che cercava da mesi. Da quando cioè era naufragato il matrimonio con Jang Lizhang, l’imprenditore cinese entrato nella compagine societaria con il 60% nell’autunno di tre anni fa ma poi via via ridimensionato grazie a rigide clausole di garanzia inserite nel contratto a causa della sua insolvenza.

E se il magnate cinese aveva all’epoca acquisito i tre quinti del club con poco meno di 20 milioni, ora la maggioranza del 51% passerebbe di mano per 63 milioni pagabili in 5 anni. A rilevarla sarà Hisham Saleh Al Mana, presidente del gruppo Al Mana, poliedrico incrocio di affari nel campo dei trasporti, dell’automotive, della moda e dell’industria alimentare. Uno degli uomini più ricchi del Qatar che entrerebbe nel Parma però a titolo personale e non in rappresentanza di un fondo. Proprio perché scottati dall’esperienza con la Desports di Lizhang i sette soci parmigiani anche in questo caso avrebbero inserito dei vincoli. Manterrebbero una quota decrescente negli anni ma comunque significativa sino al totale turn over previsto nel 2025

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