Roma, prendi Ibra

Il centravanti svedese sposta gli equilibri. E, nonostante l'età, resta più decisivo di Dzeko
Xavier Jacobelli
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ROMA - Roma, prendi Ibra. Con tutto il rispetto per Dzeko, non c’è paragone e i primi a saperlo sono i tifosi giallorossi. Come i rossoneri, s’intende. Ma se il Milan ha un reparto offensivo addirittura sovraffollato (Bacca, Luiz Adriano, Matri, Cerci, Honda, Menez, Suso), la Roma ha assolutamente bisogno di un fuoriclasse del calibro di Zlatan. Che, è vero, è nato il 3 ottobre 1981 mentre Dzeko è più giovane di quasi 4 anni e mezzo (Sarajevo, 17 marzo 1986), ma è molto più uomo squadra del capitano della nazionale bosniaca.

SPOSTA GLI EQUILIBRI - Ha dichiarato Franco Zavaglia, l’ex procuratore di Totti, a Sportitalia: “Raiola sta facendo di tutto per portar via Ibra da Parigi. Nel suo futuro ci sono il Milan o la Roma. Chiunque lo prenda, lotterà per lo scudetto”. Parole sante. Parole vere. Se c’è un giocatore capace di spostare gli equilibri di una grande squadra, di qualunque squadra, questi è l’asso del Psg. E’ assodato: Ibra guadagna 12 milioni di euro netti a stagione, tanto che il Milan è pronto ad offrirgliene 7,5 sino al 2018. Fatti i conti e considerato che l’accordo con i francesi per il cartellino può essere aggiunto attorno ai 6 milioni di euro, si capisce che l’operazione verrebbe a costare circa 50 milioni di euro lordi. A occhio e croce, un esborso simile a quello per Dzeko, che il contratto lo vuole quinquennale. Ci provi, signor Sabatini. E provi Pallotta a immaginare quale sarebbe l’Effetto Ibra sulla sua tifoseria. Ogni riferimento con l’Operazione Batistuta, firmata da Franco Sensi nel 2000, non è puramente casuale.


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