Serie A Roma, Spalletti: «Sabatini non può dire queste cose»

L'allenatore giallorosso dopo l'1-1 contro l'Inter commenta l'addio del ds: «Con Walter ho un ottimo rapporto, ma per me sbaglia. Deve pensare alle ultime partite. Dzeko? È forte, diamogli fiducia». El Shaarawy: «Il nostro obiettivo è il terzo posto»
Serie A Roma, Spalletti: «Sabatini non può dire queste cose»© Getty Images
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ROMA - «Il mio futuro è in funzione di quello di Walter Sabatini, se andrà come ha detto per me sbaglia. Deve pensare anche lui a queste otto partite, ci dà un contributo importante con la sua esperienza». Luciano Spalletti ha risposto così alle dichiarazioni del ds giallorosso che, poco prima del match, ha annunciato l'addio. «Non si può parlare di futuro - ha detto a Rai Sport - perché dipende tutto dalle partite che faremo da qui alla fine. Non può fare queste dichiarazioni, nessuno può dire cosa farà il prossimo anno perché il prossimo anno è ora. Comunque con Walter ho un ottimo rapporto, però non può dire vado via. Deve darmi una mano come ha sempre fatto sin qui, lavora bene per la Roma e questi sono messaggi sbagliati. Pallotta? Non so cosa pensi, me lo dirà Sabatini».

ATTESTATO DI STIMA - «Dzeko? Deve riuscire a mettere tutta la sua qualità fisica, tutto il suo carattere dentro ogni situazione. È strano quello che talvolta gli succede, però ha le qualità complete per essere un attaccante forte. Andiamo avanti e diamogli fiducia». Questo il giudizio del tecnico sul centravanti bosniaco dopo l'1-1 contro l'Inter, arrivato in rimonta grazie al gol di Nainggolan. «Abbiamo perso troppi palloni, non siamo stati bravi nella gestione come altre volte - ha dichiarato l'allenatore ai microfoni di Premium Sport -. Loro sono stati bravi ad andare in vantaggio, noi più bravi ad avere quella reazione. È stata una partita tra squadre forti, in fondo il risultato può essere giusto». Sulla direzione di gara: «Non sono nervoso, mi sono arrabbiato per un fallo su Salah che secondo me non c’era ma Orsato ha arbitrato benissimo, è uno dei migliori. Rigore per mano di Miranda? Non l’avevo vista dal campo, era molto difficile - ha continuato -. Sono convinto che neanche Orsato l’abbia visto perché se l’avesse fatto poteva anche starci il penalty. Però voglio seguire quello che ci ha detto il presidente degli allenatori Ulivieri e non commenterò l’operato degli arbitri. Dobbiamo guardare chi ci sta davanti o dietro? Noi guardiamo tutti, anche chi ci sta di fianco».

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EL SHAARAWY VUOLE IL TERZO POSTO - «Siamo stati bravi a recuperare lo svantaggio, alla fine potevamo anche vincerla. È un buon punto, siamo contenti - le parole dell'attaccante giallorosso -. Avevamo davanti un grande avversario, lo sapevamo che sarebbe stata difficile. Champions? Sì, noi dobbiamo puntare al terzo posto, dobbiamo pensare una partita alla volta e non mollare niente fino alla fine». Un pensiero anche alla Nazionale (in serata è arrivata la chiamata dal ct Conte): «Sarei contento di una convocazione, vestire la maglia azzurra è un obiettivo importante».


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