ROMA - Lunedì per Diego Perotti farà un tuffo nel suo recente passato, lui che al Genoa si è definitivamente lanciato nel calcio che conta. L'argentino ha rilasciato un'intervista pubblicata sull'AS Roma match program: “La chiamata della Roma era una occasione molto importante, un passo che non potevo fallire, e ho dato tutto per poter fare bene. Magari non mi aspettavo di disputare così tante partite, non avrei mai immaginato di giocarle tutte tranne una. Sono molto contento di aver potuto aiutare la squadra in questi mesi, fino a vivere il momento molto importante che stiamo attraversando ora”.
IL SECONDO POSTO - “Due punti! Ancora hanno due punti più di noi. Purtroppo in questo momento della stagione non dipende solo da noi, loro devono perdere qualcosa per la strada, e noi non possiamo sbagliare. Mancano tre partite, abbiamo il compito di fare nove punti e aspettare che loro sbaglino… Sicuramente non sarà facile però se loro dovessero fare un passo falso, noi saremmo lì pronti”.
IL GENOA E GASPERINI- “Torno a casa, è la società che mi ha rilanciato nel calcio. Io sono arrivato in un momento molto complicato della mia carriera e al Genoa mi hanno aiutato tantissimo! Il primo anno è stata una stagione bellissima e poi i primi sei mesi di quest’anno non è andata male. Tornare a Genova, la città dove è nato mio figlio, sarà una grande emozione.
LA ROMA E IL DERBY - “Il mio trasferimento si è concluso l’ultimo giorno di mercato e io pensavo che oramai fosse saltato. Invece alla fine è andato tutto come io volevo, ho giocato fino alla fine con il Genoa e poi sono venuto qua. Ho dovuto aspettare abbastanza, ma ne è valsa la pena”. La Roma? Una squadra top, una società che pochi giorni dopo che sono arrivato ha giocato in Champions contro il Real Madrid. Io era da cinque anni che non giocavo la Champions, l’ultima volta ero al Siviglia, e adesso lottiamo per il secondo posto nel campionato italiano.
NAZIONALE - “La Nazionale? È il mio sogno. Certo, fare bene con la Roma è molto importante. Ho avuto la fortuna di fare due partite, poi mi sono fermato per l’infortunio. So che non è facile perché la Nazionale argentina ha in attacco i migliori giocatori al mondo, quindi io devo fare bene qua, devo giocare al massimo, per sperare di arrivare fino alla maglia del mio paese. Certo giocare in giallorosso mi dà qualche possibilità in più”.