Roma, Ranieri: «Mi aspetto una risposta forte. Dzeko-ElSha? Liti in famiglia»

Le parole del tecnico giallorosso in vista della gara contro il Napoli: «Manolas vuole giocare, ho fiducia in Olsen»
Roma, Ranieri: «Mi aspetto una risposta forte. Dzeko-ElSha? Liti in famiglia»© LAPRESSE
Jacopo Aliprandi
6 min

ROMA - «Ho la piacevole visione che tutti vogliono giocare e tutti vogliono esserci in questo momento di difficoltà». Claudio Ranieri ha ricevuto negli ultimi giorni buone risposte dalla squadra, ansiosa di scendere in campo e riscattarsi dopo il ko contro la Spal: «Li ho visti belli propositivi al rientro dalle nazionali. Ora mi aspetto una risposta forte, un allenatore non fa nulla per nulla - le parole di Ranieri in conferenza stampa -. Mi aspetto cose importanti dai giocatori che giocano nella Roma, risposte di carattere e personalità». Il tecnico crede nella squadra e nella possibilità di finire il campionato nel migliore dei modi: «Credo che questa squadra abbia le potenzialità per lottare per entrare in Champions. Le altre, davanti e dietro, spingono forte. Quindi mi auguro che i miei giocatori reagiscano forte alle avversità».

INFORTUNATI - Contro il Napoli Ranieri dovrà studiare bene la formazione da schierare in campo considerando i numerosi giocatori che stanno smaltendo i vari infortuni. A cominciare da De Rossi e Kolarov: «Sono due giocatori importanti, sarebbero due pezzi da novanta per qualsiasi squadra. Sarebbe una grossa gioia per me, per la squadra e per i tifosi se dovessero esserci. Dovrò valutare bene le condizioni, stanno tornando tutti, ma non sono al 100%. Devo valutare bene le risorse a disposizione. A me non piace rischiare di perdere un giocatore per 3-4 partite, meglio fargliene saltare una. Valuterò bene ogni scelta, sperando di non portarli ad una fase critica». In dubbio anche Manolas, sebbene il greco abbia le idee chiare: «Kostas ancora non sta in gruppo con me, verrà oggi fuori. Ho la piacevole visione che tutti vogliono giocare e tutti vogliono esserci in questo momento di difficoltà. Questo è un buon motivo di soddisfazione. Non posso mettere tutti insieme tutti gli infortunati, ho solo tre cambi e non voglio perderli per più tempo. Lui vuole giocare, ma io devo valutare bene la situazione». L’unica certezza - per il tecnico, per i tifosi un po’ meno - è Olsen: «Per me Robin è un buonissimo portiere, non sto mettendo in discussione la sua titolarità. Lo seguivo prima che venisse alla Roma. Ha la mia fiducia».

TIFOSI - La Roma ha bisogno dei suoi tifosi per le prossime dieci partite. Il testaccino Ranieri da quando è arrivato a Trigoria ha spinto molto su questo tasto, per unire squadra e Curva verso l’unico obiettivo: «Il rapporto tifosi-squadra a Roma è tutto. Lo è sempre stato e lo sarà sempre. L’ho sempre detto e sempre pensato. Cambiano giocatori, allenatori, presidenti, ma il tifoso romanista resta. Il tifoso a Roma vuole vedere che dai tutto sul campo, poi se uno sbaglia può essere accettato. I nostri tifosi sono la nostra arma in più, possono darci fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi, quando c’è un errore il pubblico deve incoraggiare. Se il pubblico rumoreggia ai tuoi errori subisci un colpo, spero che i tifosi capiscano il momento e stiano dietro di noi con fiducia e amore». Quell’amore che ha spinto Ranieri a prendere la Roma nel momento di difficoltà: «Se mi sono chiesto ‘chi me l’ha fatto fare’? No, mai. La Roma l’ho sempre seguita, anche da lontano. Sapevo dove venivo, sapevo che era una situazione eccezionale, per cui mi sono messo al lavoro. Per cui spero che il mio lavoro dia i frutti che tutti si auspicano». 

NAPOLI - Ranieri tornerà a sfidare Ancelotti: «Ritrovare Carlo è sempre un piacere, grande ex giocatore, grande allenatore, sono molto contento di salutarlo. Spero che sarà una partita positiva per noi. Il Napoli è cambiato con Ancelotti, è molto più verticale e va subito al dunque mettendo la palla agli attaccanti. Dobbiamo essere molto attenti alle linee. Pressare sì, però si fa quando hai nelle gambe 90 minuti di pressing, altrimenti meglio essere giudiziosi».

DZEKO - Sulla lite Dzeko-El Shaarawy nello spogliatoio di Ferrara: «Uno ‘scazzo’ normale che avviene in ogni famiglia, ora è tutto a posto. Va tutto bene». Un’ultima battuta sul motivo della conferenza stampa due giorni prima della partita: «Per dirvi meno cose (ride, ndr). Preparare una partita non è uno scherzo, stando all’estero mi sono abituato a farla due giorni prima, ti puoi concentrare di più sulla squadra. So che siete comprensivi e vi ringrazio».

 

DZEKO CHIEDE SCUSA: «HO SBAGLIATO»


© RIPRODUZIONE RISERVATA