Febbre Conte: su di lui non c'è solo la Roma

Dopo le parole di Totti le voci sull’ex tecnico dei Blues alla Roma infiammano la città. Ma Antonio è il fulcro di un singolare Risiko
Febbre Conte: su di lui non c'è solo la Roma© Getty Images
D'Ubaldo-Maida-Ramazzotti
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A Roma non si parla d’altro. La vittoria sul Cagliari è già finita in archivio e anche la corsa alla zona Champions non fa palpitare i tifosi quanto il sogno di vedere in panchina per la prossima stagione Antonio Conte. Ne parlano tutti, a cominciare dai dirigenti della Roma. Quella di Francesco Totti sabato è stata la prima uscita ufficiale del club sulla candidatura Conte. Dichiarazioni concordate. Oggi il nome di Conte rispetto a un mese fa non è più embargato dalla comunicazione della società. Se ne discute nei bar, per strada e nel mondo web giallorosso, l’ex tecnico del Chelsea è l’unico candidato, secondo la volontà popolare, il preferito senza quote per la successione di Claudio Ranieri. Ma la strada che porta il club di Pallotta al tecnico pugliese non è in discesa perché Antonio fa gola ad altre società (l’Inter su tutte, ma occhio a quello che può succedere alla Juve e all’estero). In questo finale di stagione carico di significati per molte squadre a caccia della Champions si inserisce un Risiko di allenatori che promette di regalare sorprese, perché le panchine più o meno in bilico sono diverse e tra i tecnici coinvolti, oltre allo svincolato Conte, ci sono anche Spalletti e Allegri. L’ex ct intanto ieri sera è tornato proprio a Torino, la città dove risiede. E’ partito da Fiumicino, dove si è fatto fotografare con un tifoso romanista. Tra gli altri a Torino ha incontrato l’amico Petrachi, futuro ds della Roma. Occhi fissi sul telefonino, ovviamente: Conte sa che, oltre a tre big italiane, anche Psg e Manchester United lo seguono.

ANTONIO IL DESIDERATO - L’ex ct dell’Italia a metà maggio avrà il verdetto del tribunale di Londra sulla controversia legale con il Chelsea: oltre all’ingaggio fino al prossimo 30 giugno (10 milioni di sterline) ha chiesto anche i 9 milioni che gli spettano in caso di interruzione anticipata del rapporto. Le parti non hanno trovato un accordo e la questione è finita di fronte a una corte inglese che emetterà a breve una sentenza di primo grado (dunque appellabile). A fine giugno comunque Conte sarà libero e ha intenzione di riprendere a lavorare. Nei giorni scorsi, interpellato sulla possibilità di andare alla Roma, non ha affatto chiuso lasciandosi sfuggire un «Vediamo, vediamo…», pronunciato nella sua terra, il Salento. Baldini, consigliere nemmeno tanto occulto di Pallotta, lo incontrò qualche mese fa a Londra, nelle ultime settimane i contatti con Conte li sta portando avanti Guido Fienga, amministratore delegato del club, che ha anche incontrato l’allenatore conteso. Antonio ha ascoltato e ha preso tempo, riflette e si guarda intorno: vuole capire se la Roma si qualificherà alla prossima Champions (non è una condizione indispensabile per lui ma per la Roma è un paletto decisivo dal punto di vista finanziario), studia la rosa giallorossa (ha un debole per Dzeko) e ha avuto contatti con Totti e De Rossi

TOTTI VOLA A MONTECARLO

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