Serie A Roma, Nela: «La squadra con Ranieri sta meglio»

L'ex giallorosso: «Sento parlare di Conte, di Mourinho, non sappiamo però cosa sia disposta a fare questa società per la prossima stagione, con quei due parliamo di contratti molto onerosi»
Serie A Roma, Nela: «La squadra con Ranieri sta meglio»
3 min

ROMA - "La Roma con Ranieri sta meglio, non ci si poteva aspettare granché da punto di vista del gioco, in così poco tempo serviva qualcuno capace di lavorare sulla testa di questi ragazzi che hanno dimostrato qualche difetto caratteriale. Ma è una squadra con qualità". Sebino Nela, ex giocatore della Roma, ha analizzato così il momento dei giallorossi ai microfoni di Italia nel Pallone, in onda su Radio2. Nela è anche un ex Genoa, essendo cresciuto in rossoblù, dove ha fatto il proprio esordio tra i professionisti prima di essere prelevato dai giallorossi: la Roma scende in campo oggi proprio contro il Grifone: "Il Genoa non è ancora tranquillo quindi sarà partita vera, la Roma deve assolutamente prendersi il 4 posto con una vittoria oggi, anche perché ha tante concorrenti, tra Toro, Atalanta e Milan... Il Genoa? E' il primo club in Italia, la maglia del Genoa pesava e pesa tuttora dieci chili, io da bambino ero tifoso rossoblu, arrivare a giocare con la squadra del cuore è stata un esperienza bellissima. Nessuno me ne voglia ma quelle maglie e pesano di più, vale anche anche per quella del Toro".

FUTURO ALLENATORE - "Vediamo come chiude il campionato. Credo che il pensiero iniziale su Ranieri non fosse di tenerlo ma tutto può capitare. Sento parlare di Conte, di Mourinho, non sappiamo però cosa sia disposta a fare questa società per la prossima stagione, con quei due parliamo di contratti molto onerosi e che pretendono anche una certa campagna acquisti. Oppure fai come Ancelotti, che ha accettato la linea del Napoli e se ne è fatto pure portavoce. La Roma deve intervenire sul mercato, e poi sei sempre ostaggio dei procuratori dei migliori, se ti arriva una chiamata per Manolas, o per gli altri sei costretto a subire il mercato, perdendo pezzi".

LIEDHOLM - "Nel calcio non c’è più un “Liedholm”, non c’è più quello spirito. Lui aveva un grande rapporto coi calciatori ma al di là di quello noi facevamo già possesso palla all inizio degli '80, siamo stati i primi a giocare a zona, potevamo bere e mangiare qualsiasi cosa quando nelle altre squadre gli allenatori passavano a darti un solo dito di vino. In ritiro per fortuna non c’era Instagram e si giocava a briscola".


© RIPRODUZIONE RISERVATA