Roma, da Boston a Baldini...Pallotta, vieni al Corriere dello Sport

Roma, da Boston a Baldini...Pallotta, vieni al Corriere dello Sport
Vladimiro Cotugno
3 min

Sì, al Corriere dello Sport. Nella sede di un giornale vicino ai cento anni di storia, a spiegarci come vuole cambiare la storia della Roma.

Nella sede, perché mentre la contestazione esplode da Miami ad Anzio, da Boston a Reggio Emilia, da New York all'Eur, da Parigi a Trigoria, è nella Capitale che si respira più forte l'amore viscerale per una squadra che, già nelle difficoltà, vede allargarsi una frattura netta tra società e giocatori, tra club e tifosi, e vede allungarsi un nuvolone nero sul futuro;

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e nel giornale, perché è il compito di un giornale registrare gli stati d'animo della tifoseria, dare visibilità anche a quello che viaggia nei passaparola dei fan, tra le strade, negli slogan urlati sugli spalti e sugli striscioni. Cogliendo questa delusione, e questa grande preoccupazione del popolo giallorosso, abbiamo chiesto al presidente della Roma James Pallotta di rimettersi in contatto con la sua tifoseria, perché riteniamo che stia sottovalutando tutto quello che sta succedendo, e che sia necessario perciò che lui, o un suo dirigente, investito però di una delega reale, spieghino le loro decisioni.

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Presidente Pallotta, venga al Corriere dello Sport a spiegarci perché ha scaricato De Rossi e che cosa vuole fare con la sua As Roma. Perché lei è il proprietario della società, dell'azienda, del business, ma la Roma non è solo sua, la Roma è anche del suo popolo, e al popolo vanno date risposte, il popolo ha diritto di sapere.


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