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ROMA - Il noto attore Alessandro Roja, tifoso romanista e genero di Claudio Ranieri (ha sposato Claudia, figlia del tecnico della Roma), è intervenuto ai microfoni di Italia nel Pallone, in onda su Radio 2, commentanto il saluto di Daniele De Rossi: "E' una domenica di preparativi - ha detto Roja - sto preparando il nipote di Claudio (il figlio avuto da Claudia Ranieri), gli allaccio le scarpe. Cade la pioggia e forse nulla è per caso. De Rossi è stato un premio per noi tutti. Quando iniziò a brillare la stella di Totti abbiamo pensato subito al dopo, a quando lui avrebbe smesso. Poi, come da una costola di Francesco, è arrivato Daniele, che in qualche modo completava Totti, loro due insieme erano come un super Saiyan di Dragon Ball. Daniele ci rappresenta, anche negli aspetti meno meno brillanti dell’essere romanisti, è l’eterno combattente, con le sue montagne russe della vita, è uno che ci è sempre stato".
Ranieri? Tornare a Roma è stato un atto di fedeltà
Sul percorso del suocero sulla panchina della Roma, Roja ha commentato così: "Non posso parlare per lui, ma tornare a Roma è stato un atto di fedeltà. Nelle ultime conferenze stampa c’è stata molta onestà, molta fedeltà all’appartenenza. Dopo la partita col Genoa sono uscite tante voci, forse troppe, credo non abbiano aiutato, perché i giocatori iniziano a parlarne, c’è più distrazione, la squadra non é rimasta isolata, stavamo per lasciare il segno, potevamo ottenere facilmente il traguardo della Champions. Trovo assurda questa incoerenza tra la gestione economica e quella tecnica. A volte mi dà l’impressione di una Formula 1 con piloti neo patentati. Lo trovo anormale. Quando sento le critiche ad Allegri penso arrivino da uno che si è fatto un cartone di Tavernello alla goccia. Vedremo ora che succederà con Guardiola...".