Petrachi già lavora per la Roma, ma Cairo non vuole liberarlo

Il ds partecipa alla trattativa su Fonseca e più volte è venuto nella Capitale per pianificare le mosse di mercato
Petrachi già lavora per la Roma, ma Cairo non vuole liberarlo© Bartoletti
Guido D'Ubaldo
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ROMA - Gianluca Petrachi sta lavorando per costruire la nuova Roma. In silenzio, quasi di nascosto. E’ già venuto nella Capitale in diverse occasioni, ma sempre in incognito. Per la Roma sta anche viaggiando molto, ieri avrebbe incontrato Fonseca, ad un passo dal diventare il nuovo allenatore. Ma in questo momento Petrachi è un caso. Cairo si è impuntato e non intende liberarlo senza indennizzo. Il direttore sportivo ha presentato le dimissioni alla fine del campionato, ma il presidente del Torino non le ha accettate ed è pronto a impugnare il contratto in tribunale, se non sarà accontentato.

Una strana storia per il direttore sportivo che lavora per una nuova società, ancora tesserato per un’altra. Una situazione molto delicata. Petrachi dal punto di vista legale si è cautelato. Cairo non può impedirgli di andare alla Roma, anche se sarà operativo ufficialmente solo dal primo luglio. Dopo quasi dieci anni di Torino la sua avventura si chiude male, probabilmente perderà molto in termini di Tfr, di buonuscita, probabilmente ci sarà una vertenza, ma il contratto di un direttore sportivo è diverso da quello di un calciatore o di un allenatore. Neanche a Cairo interessa tenere ancora Petrachi, che ha il contratto in scadenza nel 2020, ma il presidente è fermamente deciso a chiedere un indennizzo.

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