Roma, Fonseca firma via mail. Poi vola a Londra da Pallotta e i dirigenti

L'allenatore aveva già incontrato Baldini in precedenza. Resta da capire se al vertice londinese parteciperà anche Totti
Roma, Fonseca firma via mail. Poi vola a Londra da Pallotta e i dirigenti© EPA
Roberto Maida
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ROMA - Benvenuti a Londra, enclave romanista. Qui è nata la proprietà americana nel 2011, con una colazione di lavoro tra Pallotta e Baldini. Qui si decidono le principali strategie e nei prossimi giorni, tra martedì e mercoledì, Paulo Fonseca sbarcherà da allenatore della Roma. Alla presenza del patron, in arrivo in Inghilterra, di tutta la dirigenza e ovviamente del consulente che ispira le strategie della società. La firma del contratto è invece attesa per oggi, su un documento che arriverà all’Eur via posta elettronica certificata.

Baldini ha già incontrato Fonseca 

Non è stata neanche la prima volta, per Fonseca. Baldini lo aveva già convocato un paio di settimane fa a Londra per un incontro preliminare nel quale era stata impostata la trattativa con gli agenti. Quando ha avuto la certezza della disponibilità dell’interlocutore, che aveva condiviso i programmi di massima della società, Baldini ha comunicato a Fienga e Petrachi che il momento era buono per entrare in scena. E così i due dirigenti della Roma hanno incontrato Fonseca a Madrid per sistemare l’accordo economico e approfondire le questioni tecniche.

Pallotta lo conoscerà a Londra

Il viaggio di mercoledì invece servirà a Pallotta per conoscere l’ottavo tecnico della sua gestione. Era successa più o meno la stessa cosa due anni fa con Di Francesco, il cui contratto venne annunciato uffi cialmente il 12 giugno. Per una pura coincidenza anche Fonseca potrebbe firmare il contratto - due anni con opzione per il terzo a 2,5 milioni netti a stagione - nello stesso giorno. La sua mission sarà chiara: riportare la squadra in Champions League in un campionato che, sulla carta, lascia un solo posto disponibile per le outsider, considerando Juventus, Napoli e Inter potenzialmente superiori alla media. Ma soprattutto il club, nell’estate della rifondazione, gli ha chiesto di trasmettere alla squadra un’identità, sul modello di quanto costruito nel triennio allo Shakhtar.

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