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ROMA - Barcellona? No grazie, meglio la Roma. Pau Lopez ha rifiutato il club blaugrana (che poi ha virato su Neto) per volare in Italia, nella capitale. Una scelta studiata a tavolino con il suo agente, per continuare a crescere, giocare il più possibile e scalare le gerarchie della nazionale spagnola. Ma non solo. Pau Lopez dopo la chiacchierata con Petrachi ha capito l'enorme sforzo che il club giallorosso stava facendo per portarlo alla corte di Fonseca e ha deciso di rifiutare anche altro offerte arrivate dall'estero: "Mi ha chiamato il Barcellona ma anche tre squadre della Premier League che volevano puntare forte su di lui, ma lui ha scelto la Roma", ha dichiarato l'agente di Pau Lopez al corrieredellosport.it. "Quando è arrivata l'offerta dei giallorossi non ha avuto dubbi, mi ha detto 'voglio andare alla Roma'. Non ha avuto alcun dubbio".
Una trattativa complicata, per il valore del portiere (è stato pagato 23,5 milioni più la futura rivendita di Sanabria) ma non solo: "Il Betis Siviglia non voleva venderlo, all'inizio di giugno era considerato incedibile - ha ammesso Albert Botines della Goal Menagement -. Poi però la Roma ha fatto uno sforzo molto importante per averlo, e Pau Lopez per ringraziare Petrachi e per dimostrare la sua voglia di vestire la maglia giallorossa ha voluto di 'sacrificare' una parte del suo stipendio per contribuire all'offerta d'acquisto". Lo spagnolo è arrivato a Roma lunedì, ma è stato ufficializzato mercoledì sera per alcuni dettagli da risolvere tra i due club: "Alla fine fortunatamente è andato tutto bene, abbiamo firmato e lui ha cominciato ad allenarsi con i suoi nuovi compagni. Adesso speriamo di vivere una stagione alla grande: Pau Lopez vuole aiutare la squadra a tornare in Champions, far bene in Europa League e vincere la Coppa Italia".