Zappacosta: "Alla Roma per ripartire. Ho ringraziato Florenzi"

Il terzino in prestito dal Chelsea è stato presentato a Trigoria: "Alessandro mi ha detto che tutti i giocatori che arrivavano per migliorare la rosa sono i benvenuti"
Zappacosta: "Alla Roma per ripartire. Ho ringraziato Florenzi"© LAPRESSE
5 min

ROMA - Davide Zappacosta questa mattina è stato presentato dalla Roma nella sala Champions di Trigoria. Il terzino è arrivato dal Chelsea con la formula del prestito gratuito fino a gennaio, con possibilità d'estensione fino a giugno 2020. 

Parola a Morgan De Sanctis: "Davide è un giocatore importante, della nazionale. È partito dal basso ed è arrivato alla Nazionale. Speriamo che possa continuare a dimostrarlo nella Roma. Zappacosta arriva in prestito gratuito di sei mesi, con rinnovo automatico fino a giugno 2020, se non dovessero verificarsi situazioni eccezionali, che riguardano le condizioni eccezionali del mercato bloccato del Chelsea. Era evidente che noi, per acquisirlo, dovevamo accettare queste cautele. Il giocatore rimarrà qui un anno e dimostrerà il suo valore, a fine stagione poi si faranno le considerazioni del caso".

La conferenza stampa. 

Petrachi ha detto di averla trovato più maturo.
"Il direttore ha ragione, sono molto cresciuto anche a livello umano: è stata un'esperienza che mi ha dato tanto, anche se non è stato facile in un altro Paese con un campionato, cultura e lingua completamente diversa . Ho attraversato momenti difficili, ma mi ha dato molto a livello umano e calcistico".

Oggi si è allenato con la squadra.
"Mi sento bene, ci siamo allenati ad alta intensità. Al Chelsea svolgevamo gli stessi allenamenti con tanta intensità, quindi fisicamente sto bene, anche se devo riprendere il ritmo partita. Sono convinto che con questi allenamenti mi metterò in forza il più presto possibile".

Con quali motivazioni è venuto a Roma?
"Sono venuto qui perché ho voglia di ripartire e la Roma è sempre stata una grande squadra. Ho tanta voglia di iniziare un percorso importante qui, però dobbiamo sempre pensare partita per partita, partendo da domenica: la Serie A è difficile, solo facendo così potremo toglierci grandi soddisfazioni".

Ha parlato con Rudiger e Emerson? 
"Sì, ho parlato con entrambi e mi hanno detto che Roma è una piazza unica, dove il tifo ti trascina partita dopo partita. Mi hanno detto che qui mi sarei divertito perché c'è un gruppo fantastico. Infatti sono molto contento, perché avevano ragione, ho riscontrato ciò che mi avevano pronosticato loro. L'anno scorso ho vinto l'Europa League col Chelsea, e anche qui puntiamo al massimo per arrivare in fondo a ogni competizione: l'importante è comunque pensare partita dopo partita, senza porci traguardi troppo lontani".

I consigli di Mancini hanno avuto un'incidenza sulla sua scelta? 
"No, sinceramente non ho parlato col Mancini. Penso che un calciatore debba fare le scelte per il meglio della sua carriera e in quel momento era impossibile non lasciare l'Italia per una serie di motivazioni. Sono contento di aver fatto quell'avventura, e sono altrettanto contento di essere tornato in Italia con un bagaglio molto più ampio. Chiaramente la Nazionale è un mio obiettivo".

Pensa che la Serie A sia molto distante dalla Premier?
"La Serie A si sta avvicinando molto alla Premier, l'ho seguita in questi due anni. C'è ancora un po' di differenza dal punto di vista atletico, non tecnico. Ma col tempo sono sicuro che si avvicinerà ulteriormente al campionato inglese".

Fonseca ha detto di ispirarsi a Sarri: questo può aiutarla?
"Oggi mi sono allenato e il mister ha le idee molto chiare, non è difficile da cpire quello che chiede. Sono concetti chiari ma semplici, questo è importante. Se si ha l'idea di cosa fare in campo è tutto più semplice: non chiede nulla di particolare, sa cosa fare". 

Haa parlato con Florenzi? Avete lo stesso procuratore e ricoprite lo stesso ruolo.
"Sì, prima di arrivare per correttezza il mio procuratore ha parlato con Alessandro, e lui gli ha dato una risposta bellissima e l'ho ringraziato. È il capitano e un gran giocatore, una sana concorrenza fa bene al singolo e al gruppo. Sono felice di giocare qui, nel suo stesso ruolo: sono convinto che entrambi possiamo dare tanto a questa maglia, non c'è problema. Ale mi ha detto che tutti i giocatori che arrivavano per migliorare la rosa erano i benvenuti, e che mi avrebbe aspettato il giorno dopo a Trigoria".

Che messaggio manda il rinnovo di Dzeko? Che gruppo ha trovato?
"Lo spogliatoio è molto compatto e unito. Il rinnovo di Edin è importante: è uno dei migliori al mondo e può dare tanto a tutta la squadra. Per quanto riguarda il gruppo, sono contento di essere entrato a farne parte".


© RIPRODUZIONE RISERVATA