Mkhitaryan: "La Roma avrà un grande futuro"

L'armeno, arrivato nella Capitale in prestito dall'Arsenal, si presenta: "Sono in un grande club, nessun passo indietro rispetto alla Premier. Ho passato momenti difficili e non ero più felice"
Mkhitaryan: "La Roma avrà un grande futuro"© LAPRESSE
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ROMA - Arrivato alla Roma lo scorso 2 settembre in prestito oneroso (3 milioni più 100 euro di bonus) dall'Arsenal, diventando così il primo armeno nella storia della Serie AHenrikh Mkhitaryan, che ha già avuto modo di incantare il suo nuovo pubblico con le super prestazioni in Nazionale (prima contro l'Italia, poi con la doppietta che ha steso la Bosnia del neo-compagno Edin Dzeko), si presenta in conferenza da nuovo calciatore giallorosso dalla sala stampa del Centro Tecnico Fulvio Bernardini: “Sono molto felice di essere qui. Prima di arrivare qui ho passato un periodo non facile. Sono consapevole di dove arrivo e degli obiettivi del club e farò di tutto per raggiungerli. Oggi ho incontrato mister e squadra e ci sono tutte le condizioni per un buon lavoro”.

"Voglio fare tanti gol ed assist per aiutare la Roma"

Sul ruolo: “Posso ricoprire tutte le posizioni di attacco, ma quello che più conta è essere utile per la squadra. La mia qualità migliore è partire dall’esterno e accentrarmi”. Sui nuovi compagni affrontati in Nazionale tra Italia Bosnia:
Ho rivisto i compagni che ho affrontato qualche giorno fa. Ho scambiato qualche battuta con Alessandro Florenzi dopo l’Italia. Adesso le Nazionali sono alle spalle ed è importante concentrarsi sulla Roma”. Cosa manca per il salto di qualità? “Prima di tutto in nazionale gioco in posizione centrale godendo di più libertà. Nelle ultime squadre di Premier partivo da una posizione più arretrata in cui dovevo cucire centrocampo e attacco. Il mio obiettivo è segnare quanti più gol e assist per aiutare la squadra”. Lavorerà alle dipendenze di Paulo Fonseca, tecnico col quale condivide l'esperienza tra le fila dello Shakhtar Donetsk: “Ho seguito la squadra, ma non ho analizzato nel dettaglio. Ho sempre visto un calcio spettacolare e offensivo. Mi ha colpito come lo Shakhtar tenesse testa a grandi squadre. Spero che il mister possa fare lo stesso a Roma”.

"Non ho parlato di denaro, ho scelto la Roma per divertirmi e godermi il calcio"

Ricevuti tanti messaggi dopo la grande prestazione contro l'Italia? “Certo ho ricevuto diversi messaggi. Erano contenti delle mie prestazioni. Ora le Nazionali sono alle spalle e la Roma è una nuova esperienza. Non mollerò mai e lotterò fino alla fine per far raggiungere gli obiettivi. Sono abituato alla pressione delle grandi squadre, il minimo errore viene criticato e le buone prestazioni esaltate. Le critiche fanno parte del calcio e vanno affrontate. So come comportarmi e accetto tutto. Ho scelto la Serie A perché è una grande avventura. Non abbiamo neanche parlato di denaro, sono qui per divertirmi e godermi il calcio”. Un pensiero sul Var: “Ci sono situazioni in cui il Var può risultare utile e altre no, perché toglie ritmo. A volte capita di segnare e festeggiare e non si sa se esultare. Le emozioni non possono essere le stesse. Con l’Italia il cartellino rosso forse non ci sarebbe stato, ma l’arbitro può sbagliare”.

"La Roma è un grande club: non è un passo indietro rispetto alla Premier"

Lasciare l'Inghilterra per l'Italia è un passo indietro? “Prima di tutto l’Inghilterra ora appartiene al passato e voglio concentrarmi sull’Italia. Scegliendo la Roma non mi sento di aver fatto un passo indietro perché è un grande club. Era arrivato il momento di cambiare aria. In fin dei conti per un calciatore è importante trovare piacere nel giocare a calcio, non importa dove. Negli ultimi mesi all’Arsenal non provavo più lo stesso piacere”. Perché l'Arsenal mi ha mandato via? “È una domanda difficile perché non faccio parte della dirigenza. Non lo so. Era sicuramente un mio desiderio, stavo giocando poco e ho deciso di cambiare. Sapevo che a Roma avrei avuto più possibilità. Per l’Arsenal non sarà stato facile, ma ora sono qui e ho la possibilità di dimostrare”. Sulla possibilità che, ad Instanbul, si ripetano le problematiche geopolitiche avute a Baku (in occasione della finale di Europa League dello scorso giugno): “No non ci sarà nessun problema. Ho già giocato in Turchia diverse volte, non è la stessa cosa Turchia e Azerbaigian. Quella con la Turchia è una storia vecchia”.

"Non avrò bisogno di un periodo d'adattamento. Sono qui per vincere"

Mi servirà un periodo di adattamento? “Quando sono arrivato in Germania e Inghilterra ero più giovane. Ora alla mia età sono sicuro che non avrò problemi e anche i miei compagni di squadra mi aiuteranno nell’integrarmi. Spetta però soprattutto a me. Starò qui una stagione e dovrò farlo il più velocemente possibile”. L'esordio già domenica? “Ho parlato anche con il mister di diverse cose. nessuno può essere sicuro di giocare la prossima in questo momento. La decisione spetterà a lui, io dal canto mio farò del mio meglio. Lavorerò duro, sono qui per vincere e non perdere tempo”. Obiettivo Europa League? “La stagione è appena iniziata e sono sicuro che un passo alla volta potremo raggiungere i nostri obiettivi. Tutti i giocatori della rosa hanno grandi ambizioni e vogliono vincere. Le mie ambizioni e quelle della Roma coincidono. Ora è prematuro fare discorsi e piano piano avremo le idee più chiare”. Sugli allenatori avuti in carriera: “Sono tutti allenatori diversi con diverse filosofie calcistiche. Ho imparato tantissimo da loro, ora voglio continuare a imparare e spero di imparare anche l’italiano molto presto. Sono sicuro imparerò molto da Fonseca e sarà una sorta di scoperta”.


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