Pagina 1 | Rivoluzione Roma, svelati i quattro obiettivi di Fienga

Rivoluzione Roma, svelati i quattro obiettivi di Fienga© Getty Images

Il progetto Roma va avanti: nonostante la stagione negativa appena conclusa, non ci sono intenzioni di disimpegno da parte di Pallotta. Il presidente è più fiducioso sulla questione stadio ed è pronto a tornare a Roma, appena i contorni degli atti finali dell’accordo con il Campidoglio per l’impianto di Tor di Valle saranno più nitidi. Ma intanto è pronto anche a ricapitalizzare, se fosse necessario e a garantire il sostegno per rendere la Roma ancora più competitiva. [...]

 
Vincere l'Europa League per tornare in Champions

Un anno senza la Champions si può sopportare, due possono essere drammatici. Non solo per la Roma ma per tutte le società europee di vertice. Per questo Petrachi, con l’aiuto di Baldini, ha costruito una squadra con l’idea di centrare almeno il quarto posto. Così si spiegano i prestiti eccellenti dell’ultim’ora, da Mkhitaryan a Smalling fino a Kalinic, costati complessivamente 9 milioni: servivano giocatori che potessero garantire un rendimento immediato per scalare la classifica. Nell’ipotesi più ambiziosa, la qualificazione alla Champions arriverebbe dalla conquista dell’Europa League che, mai come in questa edizione, diventa un obiettivo reale della Roma. [...] La dirigenza ha calcolato che per compensare la perdita dei circa 60 milioni previsti da un percorso “normale” in Champions, cioè la qualificazione agli ottavi, la Roma dovrebbe raggiungere la finale di Europa League


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Il mercato della Roma

Petrachi ha cercato di accontentare Fonseca per ricostruire la squadra, puntando sul giusto mix tra giovani e giocatori di esperienza. Non è stato facile e il mercato che si è chiuso quando il campionato era già cominciato non ha aiutato il lavoro del direttore sportivo. La Roma è riuscita a convincere Dzeko a restare, dopo che il centravanti aveva chiesto di essere ceduto all’Inter. Aver confermato il bosniaco è costato meno che prendere un suo sostituto. E il rinnovo del contratto di Edin rientra nei parametri che si è data la società, che è riuscita ad abbassare di poco il monte ingaggi. Fonseca aveva chiesto la conferma di Dzeko dal primo momento che è arrivato. L’allenatore portoghese ha voluto giocatori di esperienza, ma anche la conferma dei due giovani più promettenti, Zaniolo e Ünder, che avevano molte offerte e ai quali è stato rinnovato il contratto. Fonseca ha voluto anche Diawara, arrivato nell’operazione Manolas, che aveva chiesto di essere ceduto al Napoli. I giocatori acquistati solo in prestito sono una sorta di garanzia per la società: i vari Kalinic, Smalling, Mkhitaryan e Zappacosta. Il club si impegnerà ad acquistarli solo se il loro rendimento sarà stato all’altezza delle aspettative. [...]


Roma, rivoluzione in società: mai più un uomo solo al comando

Non ci sarà più una Roma a misura di (un) uomo. Passata dalla gestione Sabatini a quella Monchi, che avevano un potere praticamente assoluto nell’area sportiva, la società si è ristrutturata delineando i compiti di ciascuno secondo una precisa scala gerarchica: il direttore Petrachi sceglie i giocatori e si consulta con l’allenatore e ne riferisce al Ceo, Guido Fienga. Se l’operazione è finanziariamente sostenibile, Fienga ne parla a Franco Baldini che resta il principale riferimento di Pallotta. Baldini dà il via libera dopo essersi confrontato con il presidente. L’obiettivo è eliminare le personalizzazioni: Monchi, accolto due anni fa come il Re Mida del mercato, viene giudicato dalla proprietà il principale responsabile dell’attuale situazione, sia tecnica che finanziaria, avendo scelto di investire su giocatori attempati (Pastore, Nzonzi, Olsen) che non hanno reso secondo le aspettative, diventando difficili da ricollocare. Il costo della squadra, ammortamenti inclusi, è salito in due stagioni da 158 a 246 milioni, provocando un dissesto nel bilancio. Ora si cambia. No agli acquisti a titolo definitivo di calciatori Over 27, se prima non proveranno il loro valore con un anno di prestito (vedi Micki o Smalling). Si investirà invece su giovani futuribili (l’esempio più recente è il turco Cetin).

Stadio della Roma, obiettivo numero uno di Pallotta

 Il tema dello stadio è sempre di grande attualità per la Roma e il nuovo scenario politico restituisce fiducia a Pallotta e a Baldissoni, il vice-presidente con la delega per Tor di Valle. Alla Roma ripetono come un mantra che avere lo stadio di proprietà è l’unico modo per colmare il gap con la Juve. I ricavi dell’impianto del club sono quantificabili intorno ai cinquanta milioni all’anno. La Roma da sette anni attende il via libera per la posa della prima pietra e senza lo stadio tra dieci anni sarà destinata ad avere le potenzialità del Sassuolo. Lo stadio è un moltiplicatore di ricavi. Il progetto è stato approvato in Campidoglio da una conferenza dei servizi decisoria nel dicembre 2017. Ora, dopo aver superato alcune inchieste giudiziarie, resta solo l’ultimo passaggio, quello dell’approvazione della convenzione e variante urbanistica. A giorni sarà fissata una riunione che dovrebbe definire gli ultimi dettagli, ma tutto è in mano al vice direttore generale dell’area tematica dei servizi per il Territorio, Roberto Botta, che non si decide a convocare l’incontro tra i tecnici. Intanto i rapporti tra la Roma e quel che resta di Eurnova si stanno raffreddando. Il mancato pagamento della prima tranche per l’acquisto dei terreni di Tor di Valle da parte di Pallotta (sette milioni) ha messo in crisi i conti della società di Parnasi. Il nuovo scenario politico dovrebbe portare più serenità e fugare le ultime remore tra la maggioranza del Campidoglio. Entro ottobre dovrebbe arrivare il tanto atteso via libera. [...]


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Il progetto Roma va avanti: nonostante la stagione negativa appena conclusa, non ci sono intenzioni di disimpegno da parte di Pallotta. Il presidente è più fiducioso sulla questione stadio ed è pronto a tornare a Roma, appena i contorni degli atti finali dell’accordo con il Campidoglio per l’impianto di Tor di Valle saranno più nitidi. Ma intanto è pronto anche a ricapitalizzare, se fosse necessario e a garantire il sostegno per rendere la Roma ancora più competitiva. [...]

 
Vincere l'Europa League per tornare in Champions

Un anno senza la Champions si può sopportare, due possono essere drammatici. Non solo per la Roma ma per tutte le società europee di vertice. Per questo Petrachi, con l’aiuto di Baldini, ha costruito una squadra con l’idea di centrare almeno il quarto posto. Così si spiegano i prestiti eccellenti dell’ultim’ora, da Mkhitaryan a Smalling fino a Kalinic, costati complessivamente 9 milioni: servivano giocatori che potessero garantire un rendimento immediato per scalare la classifica. Nell’ipotesi più ambiziosa, la qualificazione alla Champions arriverebbe dalla conquista dell’Europa League che, mai come in questa edizione, diventa un obiettivo reale della Roma. [...] La dirigenza ha calcolato che per compensare la perdita dei circa 60 milioni previsti da un percorso “normale” in Champions, cioè la qualificazione agli ottavi, la Roma dovrebbe raggiungere la finale di Europa League


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