Pastore, segnali di speranza. Terapie, famiglia e Fonseca: le medicine per tornare al top

Il trequartista argentino ieri è uscito tra gli applausi: Fonseca lo vuole far sentire importante
Pastore, segnali di speranza. Terapie, famiglia e Fonseca: le medicine per tornare al top
Jacopo Aliprandi
5 min

ROMA - Minuto sessantaquattro, sostituzione per la Roma: fuori Javier Pastore, dentro Lorenzo Pellegrini. Uscendo dal campo il trequartista argentino ha percepito un'aria diversa all'Olimpico, un'atmosfera insolita. Niente fischi dai tifosi, neanche dalla Curva Sud, ma un lungo applauso di incoraggiamento che El Flaco non sentiva più o meno da settembre di un anno fa. Dodici mesi di inferno tra infortuni, prestazioni deludenti e alcuni atteggiamenti rivedibili che lo avevano messo ai margini del progetto Roma e nel mirino dei supporter giallorossi. 

Questa estate Pastore ha deciso di staccare la spina, di ricominciare da capo e provare nuovamente a sentirsi un giocatore importante. Vacanza in Sardegna con la famiglia, più Lamela e Yuri Berchiche con le rispettive compagne, senza però mai smettere di allenarsi. Gli argentini avevano un preparatore al Forte Village Resort per continuare a rimanere in forma e non aumentare di peso, per godersi i piaceri della vacanza ma sempre senza esagerare. Poi qualche giorno sulle spiagge di Ibiza, sempre con la famiglia. La vera forza di Pastore. 

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Chiara Picone, moglie di Javier dal 2017, è la sua colonna portante. La coppia, più i piccoli Martina e Santiago, è inseparabile e più innamorata che mai. La palermitana lo scorso marzo era stata protagonista di un post su Instagram che attaccava chi aveva criticato pesantemente il marito: "Sul cadavere dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani". El Flaco segue attentamente i consigli della moglie, anche per questo in estate ha detto no agli iniziali sondaggi provenienti da Cina e Argentina: voleva riprovare con la Roma, vuole dimostrare di non essere un flop e di poter dare il proprio contributo. Polpaccio permettendo

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Perché uno dei principali tormenti della scorsa stagione sono stati proprio gli infortuni. Anche all'inizio di questo precampionato El Flaco è stato costretto a rimanere fermo qualche giorno per il solito fastidio al polpaccio. Proprio per questo la Roma ha studiato per lui nuove terapie, diversi metodi di stretching oltre alla consulenza dei medici della clinica Corachana Barcellona che utilizza tecnologie di terapia cellulare per la ricostruzione di muscoli, della pelle e altri tessuti. 

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La miglior medicina di questo inizio di stagione, che sta dando sicuramente i frutti sperati, è la fiducia di Fonseca. Il tecnico portoghese da quando è arrivato ha fatto sentire l'argentino subito importante, impiegandolo sempre nelle prime quattro partite della stagione. Contro Genoa, Lazio e Sassuolo lo ha fatto partire dalla panchina, poi il debutto dal primo minuto contro il Basaksehir e sprazzi di buon calcio. Le cose migliori le ha fatto vedere nei venti minuti del secondo tempo, dopo l'incoraggiamento di Fonseca all'intervallo che gli ha chiesto qualcosa in più prima della sostituzione programmata. Tocchi di palla raffinati e un bell'assist non sfruttato da Dzeko hanno tramutato i fischi in applausi. Piccoli passi verso una guarigione che è ancora lontana, ma chi comincia è sicuramente a metà dell'opera. Pastore ci sta provando, i tifosi lo hanno capito e sperano presto di avere un uomo in più per raggiungere gli obiettivi della stagione. 

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