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ROMA - Paulo Fonseca scopre una nuova coppia difensiva, una che non aveva mai potuto schierare in campo nelle prime sei giornate di questo inizio di stagione tra campionato ed Europa League. Chris Smalling e Gianluca Mancini nel match vinto ieri contro il Lecce hanno dato maggiori sicurezze alla squadra, sbagliando poco e battagliando contro il reparto salentino. Un mix di fisicità e velocità, un assortimento di esperienza e freschezza che ha trovato il gradimento del tecnico portoghese, pronto a lavorarci ancora su in allenamento per avere ulteriori conferme.
I numeri della partita confermano le sensazioni di Fonseca. I due centrali sono stati i migliori della Roma per recuperi palla: quindici quelli di Mancini, diciassette invece per Smalling, superati nella partita soltanto dai recuperi di Babacar (21) e Lucioni (19). Tra i migliori anche nelle perfomance chilometriche-velocistiche: come riportano i dati della Lega Serie A, Smalling è stato il terzo migliore della Roma per chilometri percorsi (10.592) con 6,8 chilometri di corsa, 0,7 di scatti, e 2,9 a passo veloce. Subito dopo Mancini 10,4 chilometri percorsi, 6,8 chilometri di corsa, 0,6 di scatti, e 2,9 a passo veloce.
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“Più partite gioco e meglio mi sento“, le parole di Smalling a fine partita: “Il nostro compito è tenere la porta inviolata, visto che abbiamo giocatori che sanno fare gol. Dobbiamo giocare così in tutta la stagione. Abbiamo grandi ambizioni, non possiamo lasciare punti come con l’Atalanta“. Per il difensore inglese i numeri individuali fanno ben sperare: il 100% dei duelli aerei vinti (sette su sette), oltre agli anticipi e alle scivolare riuscite (due) consacrano Smalling come perno della difesa. Lui è l'intoccabile del reparto, Mancini sta sudando per essere il suo compagno ideale e trovare il giusto feeling con l'inglese.