Cafu, dal Brasile accuse terribili

La polizia indaga su un presunto legame dell'ex calciatore di Roma e Milan con un'organizzazione criminale locale, la PCC. Secca smentita del giocatore, a poca distanza dalla tragedia familiare che lo ha colpito
Cafu© EPA
Roberto Maida
2 min

ROMA - Sono giorni terribili per Cafu, terzino destro della Roma dell’ultimo scudetto e campione d’Europa con il Milan. Colpito duramente dalla morte improvvisa del figlio di 30 anni, il mese scorso, l’ex giocatore ieri è stato tirato in ballo dalla cronaca giudiziaria brasiliana per un presunto legame con una cellula terroristica locale, la PCC. Secondo le indagini della polizia, che ha interrogato il contabile del gruppo criminale, Decio Gustavo Luiz, Cafu avrebbe ricevuto depositi di denaro per la vendita di immobili e terreni nello stato di San Paolo, in particolare nel quartiere di Alphaville.

L’ex giocatore ha prontamente smentito ogni accusa: «E’ tutto falso. Non so da dove esca questa storia visto che non ho alcuna proprietà in quell’area». Già in estate Cafu era finito nei guai insieme alla moglie per il crack finanziario di una sua società di procuratori sportivi: gli erano stati sequestrati quattro immobili e pignorate altre quindici proprietà. A causa dei debiti che ammontano a diversi milioni di euro Cafu, che sarà ambasciatore del Brasile ai Mondiali del 2022, ha dovuto anche chiudere la sua fondazione, una onlus destinata alla scolarizzazione della comunità di Irene Garden, l’area in cui era nato e cresciuto.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA