La storia di Maissa, il ragazzo della Roma arrivato dal Senegal col barcone

Parla il direttore sportivo dell'Afro Napoli United, club che lo ha visto giocare per strada: "È un talento puro, lo voleva la Juventus ma lui ha scelto la Roma"
La storia di Maissa, il ragazzo della Roma arrivato dal Senegal col barcone
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Jacopo Aliprandi

ROMA - A volte i sogni possono diventare realtà, ma soprattutto a volte il calcio può davvero salvare delle vite. La storia di Ndiaye Maissa Codou racconta proprio questo: un ragazzo partito l'anno scorso dal Senegal e arrivato col barcone per realizzare il suo grande sogno, giocare a calcio. Il viaggio della speranza per inseguire i suoi desideri e provare a cambiare vita: ci è riuscito grazie all'Afron Napoli United, una cooperativa sportiva dilettantistica sociale nata per la promozione dell’integrazione sociale attraverso lo sport. "L’abbiamo visto giocare per strada, con degli amici e gli abbiamo chiesto di giocare nella nostra accademia", le parole del direttore sportivo del club campano, Pietro Varriale a Retesport. "Noi poi l’abbiamo segnalato alla Roma, e due osservatori sono venuti a Napoli per vederlo giocare. I dirigenti sono stati spettacolari con Maissa, lui si è emozionato da morire quando è entrato a Trigoria: è stato il coronamento di un sogno. Lo volevano Napoli, Juventus e Benevento, ma lui ha scelto la Roma”. 

Il ragazzo, trovato per strada, ha lavorato tanto con l'Afro Napoli United sia sulla forma fisica che sulla tecnica. Senza ovviamente trascurare l'istruzione: "Maissa però è un ragazzo serio, sveglio, che non crea problemi e cerca invece di lavorare al massimo. È un ragazzo che ha ottenuto e meritato tutto ciò che ha fatto", ha ammesso Varriale. E da oggi Ndiaye Maissa Codou è ufficialmente un nuovo giocatore della Roma Primavera: il sogno continua. 

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