Roma, la settimana di Friedkin

Nei prossimi giorni si capirà se il texano ha intenzione di entrare come socio nella Roma o scalare i vertici del club. Senza fare rivoluzioni
Roma, la settimana di Friedkin© Bartoletti
Roberto Maida
3 min

La nuova Roma si mette fretta. E’ esagerato affermare che Pallotta stia facendo pressione su Friedkin per spingerlo a prendere una decisione definitiva. Ma di sicuro a Boston, e di conseguenza nella sede del management all’Eur, aspettano con trepidazione la prossima settimana per capire le intenzioni del miliardario texano. Nessuno in questo momento è in grado di prevedere le sue mosse, in una trattativa che resta complessa nella distribuzione del denaro e di conseguenza dei ruoli decisionali, ma Guido Fienga è pronto a pilotare l’entrata del nuovo azionista, sia nella veste di socio di minoranza che quasi copre l’intera cifra dell’aumento di capitale (130 milioni su 150) sia nell’ipotesi di scalata definitiva ai vertici della società. Il tutto ovviamente con il placet di Pallotta, che, attraverso la banca Goldman Sachs, ha aperto la porta a nuovi investitori e anche al possibile cambio di proprietà.

Valutazioni

Friedkin sta studiando attraverso il suo staff il dossier Roma, con la famosa due diligence che servirà a esaminare i conti. Conosce ormai molto bene l’indebitamento del club, che supera i 270 milioni dopo la recente ristrutturazione, e gli squilibri finanziari che comportano ogni anno un rosso di bilancio, ma il suo interesse riguarda tutt’e dodici le scatole della galassia romanista di Pallotta. Intanto, Friedkin manderà l’essere umano di cui si fida di più in città: il figlio Ryan, fin qui interessato essenzialmente al cinema, ma pronto a calarsi nella realtà del soccer. Secondo gli intendimenti del gruppo, Friedkin junior svolgerebbe il compito che il giovane Zhang ha nell’Inter. Non semplicemente un figlio di papà ma una figura influente nelle scelte strategiche della società.

Novità

Non sono previsti invece avvicendamenti nella compagine manageriale, almeno nell’immediato. Negli incontri con Mister Dan, Fienga ha avuto ampie rassicurazioni in questo senso: la struttura operativa, sia amministrativa sia sportiva, non verrà toccata. Resta misterioso solo il futuro di Mauro Baldissoni, che continua nominalmente a essere vicepresidente ma in seno alla squadra svolge ormai solo un compito rappresentativo. La presenza di un avvocato di sua emanazione, Gianluca Cambareri, al tavolo della trattativa con Friedkin, lascia credere che Baldissoni possa tornare in corsa in caso di passaggio di consegne. Se invece Friedkin si ritirasse, la sua uscita dal consiglio di amministrazione e il conseguente addio diventerebbero quasi automatici.

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