Dzeko: "Un mio gol con la Juve? Preferisco la vittoria"

Il centravanti della Roma all'evento Pitti Uomo a Firenze: "Con il Torino non siamo stati al nostro livello. Nessuno di noi lo è stato"
Dzeko: "Un mio gol con la Juve? Preferisco la vittoria"© LAPRESSE
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ROMA - Mancano quattro giorni al big match dello stadio Olimpico contro la Juventus, la Roma lavora per dimenticare la sfida contro il Torino e trovare tre punti fondamentali per la lotta alla zona Champions League. Massima concentrazione per i giallorossi, compreso Edin Dzeko che questo pomeriggio è stato ospite con Fonseca all'evento Pitti Uomo a Firenze. Queste le dichiarazioni a Sky Sport, a margine dell'evento. 

Che ricordo ha del suo primo gol con la Roma alla Juventus?
“Mi ricordo di più l’esultanza perché mi è venuta spontanea. Non mi aspettavo di fare gol, perché la palla di Iago non era perfetta. Era importante ed emozionante, perché è stato il primo gol. Subito contro la Juve”.

Da allora sono diventati 97, tanti…
“Sì, ma potevano essere di più”.

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Il numero 98 domenica?
“Speriamo, ma ora abbiamo più bisogno di punti che di un gol di Dzeko. Ne ho fatti tanti e ne spero di farne più in futuro”.

Cosa spera di rappresentare per i giovani?
“Sono uno dei più vecchi, con Mirante, Fazio e Aleks. Proviamo sempre a dare consigli giusti ai ragazzi di grande talento che devono dare di più in allenamento e in partita”.

Ha segnato un altro gol alla Juve, quello dello scorso anno. Cosa ricorda?
“Era in contropiede all’ultimo minuto. In quel momento si parlava troppo di me, ma pensavo solo a giocare. Mi ricordo solo la vittoria, i gol e le parate di Mirante”.

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Oggi avete 10 punti di ritardo dalla Juve dopo la sconfitta con il Toro…
“Con il Torino non siamo stati al nostro livello. Nessuno di noi lo è stato. Ultimamente abbiamo fatto grandi cose, come la vittoria a Firenze. Siamo tristi, ma non dobbiamo piangere. Abbiamo adesso una grande partite contro i campioni di Italia”.

Più dipendente la Roma da Dzeko o la Juve da CR7?
“Nessuna delle due, una squadra non può dipendere solo da un giocatore. Ronaldo è un grande giocatore, ma la Juve ha altri grandi campioni”.

Il suo amico Kolarov ha rinnovato e potrebbe rimanere come dirigente. Lei ci hai mai pensato? Le piacerebbe farlo?
“Sono un po’ più giovane di Aleks, sono contento che abbia rinnovato perché è un giocatore molto importante. Non ho pensato a fare il dirigente, lui lo vedo già in quel ruolo ma è ancora presto parlare di questo”.

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Ha pensato vedendo l’Inter se fosse stato presente a Milano cosa sarebbe successo?
“No, sinceramente. Loro sono in alto meritatamente, lo abbiamo visto anche con il Napoli. Per il campionato italiano è una cosa buona avere questa competitività in vetta”.


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