Fonseca: "Roma, il problema è l'ambizione. Presto lotteremo con Juve e Inter"

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della sfida contro la Juventus: "È una gara che non possiamo sbagliare. Difesa a tre? È una possibilità. Cristante convocato"
Fonseca: "Roma, il problema è l'ambizione. Presto lotteremo con Juve e Inter"© LAPRESSE
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ROMA - Riprendersi dal ko contro il Torino e trovare punti nella sfida di domani sera contro l'altra squadra sotto la Mole. Vigilia di Roma-Juventus, la squadra giallorossa cerca il riscatto nel 2020 dopo la sconfitta maturata la settimana scorsa all'Olimpico. Paulo Fonseca questa mattina, prima dell'allenamento di rifinitura, è intervenuto in conferenza stampa dalla sala Champions di Trigoria. 

Roma e Juve, amiche mai

La Juventus sta cercando di cambiare mentalità con Sarri, cosa ne pensa?
Non conosco bene il passato della Juventus con gli altri allenatori, conosco solo con Sarri. È uno dei migliori d’Europa, con un’idea positiva di calcio che mi piace molto. Sta costruendo una squadra molto forte.

Sta pensando alla difesa a tre?
"Vediamo domani, c’è una possibilità".

C’è una versione e una non ufficiale di Fonseca: l’Inter prima in classifica si sta migliorando sul mercato, l’Atalanta anche, il Napoli anche. È un rischio per la Roma non fare mercato a gennaio? Ha attaccanti che segnano poco singolarmente rispetto alle altre squadre in lotta per la zona Champions. Si aspetta che il mercato fermo della Roma possa svilupparsi soprattutto in attacco?
"Non mi piace molto questo mercato di gennaio. Non è facile trovare giocatori pronti per entrare nella squadra. Questo mercato può essere un’opportunità per comprare giocatori per pensare al futuro. Abbiamo queste due possibilità, ma non è facile trovare questo tipo di giocatori pronti a entrare direttamente nella squadra. Abbiamo opportunità di trovare un giocatore così, siamo attenti. Parlo con Petrachi di queste situazioni, vediamo. Sempre con l’intenzione di migliorare la squadra. Non vogliamo trovare giocatori per fare numero".

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Kalinic ha fatto l’ultimo gol un anno fa il 16 gennaio e tra le prime sei della classifica la Roma con Dzeko con 7 gol ha l’attaccante che ha segnato di meno. Alla Roma manca una prima punta o gli altri non sono riusciti a fare abbastanza nel gioco che lei propone?
"È vero che dobbiamo fare più gol, ma non sono preoccupato per i numeri dei giocatori, di Dzeko o di altri. Magari Zaniolo ha più gol degli altri esterni… Quando faccio l’analisi della squadra, per me è importante se la squadra crea situazioni. È vero che dobbiamo segnare di più, ma siamo offensivi e creiamo molte situazioni da gol e questo per me è la cosa più importante".

Con la Juventus si chiude la prima metà di campionato, ma non si è mai vinto con le prime sette in campionato. Cosa manca nei big match? E Cetin è favorito su Fazio nella difesa a tre?
"Della difesa a tre non parlo perché non posso dire se è vero o no. Questa squadra ha giocato sempre bene con le migliori squadre del campionato. È vero che abbiamo perso con l’Atalanta e col Parma, ma penso che abbiamo giocato sempre bene e con coraggio. Il problema non è contro questo tipo di squadra, sono più preoccupato quando giochiamo con Genoa e Torino piuttosto che quando giochiamo con Inter, Juve, Napoli. Il problema è una questione di mentalità e ambizione: ai giocatori ho detto che nelle partite contro il Torino – e non è stata una questione di atteggiamento – dobbiamo volere di più. Se vogliamo andare nei primi posti, vicino alla Juve e altre grandi, non possiamo sbagliare. È una questione di mentalità che stiamo lavorando per cambiare".

La preoccupa il fatto che la Roma giocherà sempre in notturna – e a Parma dopo le 21 – e se Kluivert sarà disponibile per la Coppa. 
"No, Kluivert si allenerà la prossima settimana con noi. Il mese di gennaio è un mese come quelli passati, non sono preoccupato. La squadra ha risposto sempre bene nei momenti con molte partite, non sono preoccupato. Gennaio è importante per noi ma penso che non c’è un problema".

Domani affrontate la Juventus, con l’Inter avete pareggiato giocando una partita ben organizzata tatticamente. Nella sua idea, qual è la squadra migliore e quale preferisce sul gioco?
"Sono due squadre totalmente diverse nel modo di pensare al gioco. Non preferisco nessuna, mi piacciono entrambe. Sono due squadre con idee molto forti degli allenatori. L’idea di Conte è molto forte e marcata, ma con Sarri è lo stesso. Sono due forme diverse di giocare ma mi piacciono".

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Domenica abbiamo avuto 31 occasioni. La poca cattiveria sotto porta dipende dalla mentalità che diceva lei?
"Anche, manca un po’ di aggressività, è un problema di questa squadra. Il problema non è creare occasioni, stiamo lavorando per migliorare questo momento della partita ma è una questione di aggressività".

Per i tifosi romanisti Roma-Juventus è importante per una rivalità storica delle due società. Ha visto l’atteggiamento giusto negli occhi della squadra? I giocatori sono pronti ad una prestazione di carattere per i tifosi?
"Si sono allenati bene, ma l’abbiamo fatto anche la scorsa settimana e abbiamo perso col Torino. Giocare con la Juventus non è una partita normale, so che è una partita speciale. Dobbiamo capire che è una partita che non possiamo sbagliare. Serve concentrazione totale, non possiamo sbagliare. D’altra parte penso che i giocatori siano molto motivati. Ho detto che quando abbiamo questo tipo di partite non sono preoccupato, lo sono di più quando giochiamo con Torino e Sassuolo. In queste partite la concentrazione e la motivazione sono totali".

Punta ancora su Under? Se arrivasse un’offerta importante può partire?
"Non pensiamo a questa situazione. Sta migliorando fisicamente e tatticamente, non gioca perché Zaniolo sta facendo bene".

Contro la Juventus che atteggiamento difensivo bisogna avere?
"Come contro l’Inter. In questo tipo di partite devi avere grande rigore difensivo. Non possiamo sbagliare in difesa contro queste squadre. Il nostro modo di difendere è lo stesso: alti, lontani dalla porta, squadra corta e senza spazi tra le linee. La Juventus è molto forte quando cercano lo spazio tra le linee, dobbiamo essere concentrati e corti".

Lei preferisce giocare contro una squadra cattiva e concreta o contro una squadra più abile nel palleggio, ma meno ossessionata dal risultato?
"Quando l’allenatore ha intenzione di far giocare bene la squadra non cambia. Sarri è un allenatore a cui piace fare un buon calcio e l’intenzione è di farlo alla Juventus. E’ arrivato in questa stagione però, sta cambiando il modo di giocare. Non so se avete fatto questo pensiero: le squadre più forti e con un’idea di gioco sono quelle che hanno tenuto l’allenatore come Lazio o Atalanta. Cambiare non è mai facile. Il lavoro di Sarri è all’inizio".

Nel corso degli anni riuscirà ad arrivare al vertice con il gioco e con le idee o servono soldi e stadio?
"Tutti sanno che è l’anno zero della Roma. Stiamo lavorando per tornare ad avere una Roma più forte. In poco tempo si stanno creando le condizioni di una squadra che potrà lottare contro Juventus e Inter. Succederà in poco tempo".

Allenerebbe la Juventus?
"Non penso al futuro. Sto bene alla Roma e non penso a nient’altro".


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