Roma, Malagò: "Friedkin non è uno speculatore, vorrà fare lo stadio"

Il presidente del Coni ha parlato della situazione societaria del club giallorosso: "Impossibile fare impresa senza un impianto di proprietà"
Roma, Malagò: "Friedkin non è uno speculatore, vorrà fare lo stadio"© LAPRESSE
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ROMA - "Non so se Friedkin acquisirà la Roma, non lo conosco personalmente ma conosco bene alcune persone a lui vicine".  Lo ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parlando della situazione societaria della Roma durante un forum organizzato nella sede romana dell'agenzia di stampa Italpress. "Mi dicono che è un investitore di lungo periodo, non uno speculatore. Dunque ha una strategia e in questa immagino che rientri anche lo stadio, perché oggi non è possibile fare impresa senza uno stadio". Il discorso si è poi rivolto verso la Nazionale. "Se è possibile recuperare Balotelli? Io ho fiducia cieca in Roberto Mancini, che ha conquistato tutti e creato un'atmosfera fantastica grazie alla sua voglia di mettersi in gioco e accettare questa scommessa. Lui sa benissimo se, dove e come sia possibile coinvolgere Balotelli". In chiusura un commento sul possibile recupero di Zaniolo: "Ho letto le dichiarazioni del dottor Mariani - ha spiegato il numero uno dello sport italiano in un forum organizzato nella sede romana dell'agenzia di stampa Italpress - Dipende dal calciatore e anche da Mancini, perché l'infortunio è importante anche se sulla carta è recuperabile. Il commissario tecnico saprà cosa fare".

Malagò verso Tokyo2020

Il numero uno dello sport italiano si è poi spostato sulle Olimpiadi che si terranno in Giappone dal 24 luglio al 9 agosto: "A Tokyo faremo bene, penso che andremo meglio rispetto a Rio2016, anche se dipenderà da diversi fattori. Intanto ci concentriamo sulle qualificazioni: abbiamo già tanti azzurri (al momento 175, ndr) certi di partecipare alle Olimpiadi, ma ancora moltissime carte da giocare". Malagò ha poi toccato l'argomento riguardante il ruolo di portabandiera dell'Italia: "Di Francisca si è candidata per il ruolo di portabandiera a Tokyo2020? Sono affezionato a Elisa, sono stato recentemente anche al suo matrimonio. Fa bene a esprimere la sua volontà, come hanno fatto anche altre atlete e altri atleti. È però un discorso del tutto prematuro, perché ancora molti azzurri candidabili potrebbero qualificarsi. L'ipotesi del doppio portabandiera? Romanticamente è una bella idea, ma mi sono permesso di dire che, se in tutta la storia delle Olimpiadi l'ha fatto soltanto il Canada in una circostanza, un motivo ci sarà".


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