ROMA - Riparte con coraggio e fiducia, sospinto dalla forza delle idee. Paulo Fonseca non molla e insiste con lo stile di gioco che gli ha dato soddisfazioni e risultati prima di Natale. Non rivedremo più la Roma rinunciataria e conservativa di Bergamo. Non è per lui, che l’ha varata solo per evitare di essere impallinato. E già da domani contro il Gent, bivio fondamentale di una stagione compromessa, Fonseca è pronto a riproporre il 4-2-3-1 con qualche novità di formazione. Seguendo i princìpi che conosce meglio, a suo avviso, la squadra si riscuoterà dal torpore delle ultime settimane.
La rabbia di Fonseca per le chiacchiere da Trigoria
Intanto, Fonseca è infastidito dal clima che si è creato a Trigoria. Vede troppo disfattismo nella squadra (per questo ha parlato di problema di testa) e assiste con una certa irritazione al proliferare di voci che lo riguardano. Ieri ad esempio da più parti era circolata l’indiscrezione di un faccia a faccia con Dzeko e Kolarov, con tanto di dettagli sulle lamentele dei giocatori. In realtà Fonseca, pur avendo parlato alla squadra come fa normalmente dopo le partite, non ha avuto alcun confronto con i senatori. Ha rassicurato anche i dirigenti, che chiedevano spiegazioni. E’ seccato di constatare che qualcuno, da dentro, metta in giro chiacchiere. Ed è convinto che presto la crisi verrà superata, perché non considera tutto sbagliato l’inizio del 2020: in termini di atteggiamento, ha apprezzato la Roma che ha affrontato la Juventus (anche in Coppa Italia), quella che ha vinto a Parma e Genova, quella che ha creato difficoltà alla Lazio, persino quella del secondo tempo contro il Sassuolo.