Fonseca: "Champions? Ci credo, ma senza non sarebbe un fallimento. Sulla Lazio..."

Le parole del tecnico della Roma alla vigilia della sfida contro il Lecce: "Pellegrini giocherà titolare, ha bisogno di fiducia"
Fonseca: "Champions? Ci credo, ma senza non sarebbe un fallimento. Sulla Lazio..."© LAPRESSE
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ROMA - La Roma vuole riprendersi dal momento di crisi e, dopo la vittoria trovata in Europa League contro il Gent, conquistare tre punti anche in campionato. L'ultima vittoria in Serie A all'Olimpico risale allo scorso 15 dicembre, contro il Lecce Fonsece vuole riprendere il cammino per la zona Champions e distacare nuovamente di sei punti il Napoli che ieri ha battuto il Brescia. Il tecnico portoghese questo pomeriggio è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida di domani contro la squadra di Liverani. 

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Il Lecce è in un buon momento
"Il Lecce è una squadra molto motivata. Viene da tre vittorie consecutive, è una squadra che gioca bene, costruisce bene il gioco e ha buoni giocatori. Sarà una partita difficile". 

Tante gare ravvicinate, pensa al turnover?
"Possiamo cambiare due, tre, quattro giocatori per questa partita. Non abbiamo molto tempo per recuperare, è normale cambiare qualche giocatore per avere una squadra più fresca per il Lecce".

È stato molto chiaro sul momento di Pellegrini. Come gestisce il momento del giocatore?
"Un allenatore deve sempre pensare se farlo riposare o metterlo subito in campo. Penso che Lorenzo deve capire cosa non ha fatto bene e perché non ha giocato bene. Ho parlato con lui per spiegargli proprio che non ha giocato bene. Io devo farlo giocare: è importante che io gli dimostri la mia fiducia, devo essere positivo. In questo momento non è nascondendo il giocatore che possiamo aiutarlo". 

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Un altro giocatore che sta attraversando un momento meno brillante rispetto al girone d'andata è Kolarov. Giocherà o lascerà spazio a Spinazzola?
"Domani Kolarov giocherà. Per questa gara con il Lecce le sue caratteristiche sono importanti. Non è stato bene così come tutta la squadra. In questo momento dobbiamo pensare a quello che abbiamo fatto bene col Gent, agli aspetti positivi". 

La Roma non è mai riuscita a ribaltare un risultato.
"Più che parlare di quelloo che la squadra non ha fatto bene, è importante in questo momento valutare gli aspetti positivi. Questa squadra ha giocato altre partite dall'inizio della stagione molto buone. Se l'ha fatto vuol dire che ha le capacità per farle. Dobbiamo lavorare per ritornare con quelle abilità".

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La Roma è la squadra che ha battuto il maggior numero di corner in Serie A. tate lavorando per poter sfruttare al meglio questo tipo si situazioni?
"Sì, sempre. Siamo anche tra le squadre che segnano di più da calcio d'angolo. Lavoriamo sempre su questo. Possiamo sicuramente fare più gol, perché abbiamo giocatori molto forti per queste situazioni. In ogni partita abbiamo opportunità per segnare dai calci spiazzati e ci stiamo lavorando". 

Dopo il mercato della Roma e gli infortuni, lei pensa che questa squadra sia da Champions? Come sta Mancini?
"Io sono il primo a credere che sia possibile giocare la Champions la prossima stagione. Devo essere il primo a crederci. Mancini? Non ha giocato col Gent, ma non ho bisogno di dire nulla. È un giocatore con un atteggiamento positivo, tornerà in squadra quando penso che avremo bisogno di lui. Smalling e Fazio hanno giocato una buona partita, ma per me Gianluca è un grandissimo giocatore e un professionista serio". 

Nell'ultimo periodo a destra hanno giocato Santon, Bruno Peres e Spinazzola. Chi è il terzino titolare?
"Vediamo domani, è la frase che mi piace di più (ride, ndr)".

Mhitaryan è pronto per giocare domani?
"Sì è pronto come gli altri". 

Se la Roma non dovesse riuscire a giocare la Champions, sarebbe un fallimento?
"Questa è una domanda alla quale seguirebbe una lunga risposta. Ma non sarebbe un fallimento. Questo è un anno zero per la Roma, dove abbiamo cambiato tutto. Mi ricordo che quando Klopp è arrivato al Liverppol, al primo anno è arrivato ottavo. La Lazio adesso è seconda ma sono anni che è allenata da Inzaghi, così come Gasperini con l'Atalanta. Non sarebbe un fallimento non andare in Champions. Ma io sono una persona positiva e penso di poter raggiungere l'obiettivo". 

Tornando sul paragone con l’automobilista, la Roma andrebbe paragonata con un pilota professionista. Se Rossi dovesse cadere tre volte, poi tornerebbe subito in sella. Perché invece la Roma ha tutta questa difficoltà ha ripoartire?
"Per chi è all'interno è facile capirlo. Io non credo che Rossi dopo tre incidenti possa correre allo stesso modo, rimontando in moto subito dopo. Lottiamo per cambiare le cose. Il calcio è diverso da altri sport. Valentino Rossi dipende da Valentino Rossi, noi abbiamo un'intera squadra. Se in un gruppo sbagliano due o tre, questo influisce sulla partita. Il calcio è diverso da sport individuali". 

Contro il Gent ci sono state difficoltà nel difendere in area di rigore. In area si guarda la palla o l'uomo?
"Entrambe le cose. Dipende dove' il pallone, che tipo di pressione c'è, dov'è il pallone... Deve essere una preoccupazione dei difensori guardare entrambe le cose, oltre allo spazio". 

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