Zaniolo corre, la Roma spera

Con le nuove date forse in campo a fine stagione. Mamma Francesca: «È carico e si allena tutti i giorni»
Zaniolo corre, la Roma spera© LAPRESSE
Guido D'Ubaldo
4 min

Il terrazzo che si affaccia sulle costruzioni dell’Eur è adibito a palestra. Una cyclette professionale e tanti attrezzi per mantenersi in forma e per contare il tempo che manca al grande rientro. Nicolò Zaniolo si è rotto i legamenti crociati il 12 gennaio nella partita contro la Juventus, in uno strappo dei suoi era imprendibile per i difensori bianconeri. In due non riuscivano a fermarlo, se il ginocchio destro non avesse ceduto sarebbe andato in porta. Da quel giorno sono passati poco più due mesi, la strada è ancora lunga, ma lo stop imposto dall’emergenza sanitaria legata al Coronavirus quasi accorcia quel tunnel.

Quando tutto tornerà come prima, gli obiettivi, il campo, i contrasti, le partite gli appariranno con i contorni più nitidi. Zaniolo lavora tutti i giorni. Senza soste. Se il campionato riprenderà a maggio potrebbe essere quasi pronto, potrebbe giocare le ultime partite di questa maledetta stagione. Il primo pensiero di Friedkin, quando chiuderà la trattativa per l’acquisto della Roma, è di blindarlo e con Pellegrini costruire la squadra del futuro.

Da quasi un anno Nicolò abita nella casa di Totti, che Francesco ha affittato a lui, dopo che per un breve periodo era stata di Alisson, nel quartiere con le strade intitolate alle capitali d’Europa, con una piscina enorme sull’attico dove il Capitano abitava nei primi anni di matrimonio. In casa ogni giorno cyclette, elastici e il fisioterapista della Roma Marco Esposito che lo segue con delle video sessioni. Lavora due ore al giorno, poi il ghiaccio, che si usa sempre nel post operatorio.

La madre Francesca Costa vive con il fi glio, condivide ogni giorno le ansie e le speranze del giovane più importante del calcio italiano: «Nicolò è molto carico, segue con apprensione questa situazione non facile da capire per un ragazzo di vent’anni, si sta rendendo conto che non è una cosa semplice come si pensava». Nicolò lavora con un obiettivo che si avvicina: «Ha grandi motivazioni, sente che il ginocchio sta bene, pensa che presto potrà fare le cose che fanno tutti. Non è ancora pronto, ma sa che non deve buttarsi giù e la prospettiva di poter disputare l’Europeo lo carica».

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