Roma, Florenzi: il futuro è un rebus

La sua avventura spagnola è finita. Difficile che resti alla Roma, valuterà nuove soluzioni in Italia o all'estero
Roma, Florenzi: il futuro è un rebus
Guido D'Ubaldo
3 min

ROMA - E’ difficile ipotizzare il futuro, in un momento difficile come questo.Non si sa se e quando si riprenderà a giocare in questa stagione. Il mondo del calcio è in ginocchio e in Europa le due Nazioni maggiormente colpite sono Italia e Spagna. Alessandro Florenzi vive in bilico tra questi due Paesi. In Italia ha lasciato il cuore, la famiglia e gli affetti, in Spagna si trova ad affrontare una situazione delicata, la paura del contagio, la quarantena, l’isolamento in casa con la moglie e le due bambine piccole. In Spagna la situazione è drammatica. Madrid è la città più colpita, l'epidemia si sta diffondendo in modo più rapido e più esteso rispetto all'Italia. La situazione è meno preoccupante nella Comunità
Valenciana. Alessandro Florenzi è chiuso in casa con la moglie Ilenia e le due figlie, di quattro e due anni.

Valencia addio

La sua esperienza nella Liga non è stata fortunata. E’ arrivato a Valencia a fine gennaio, con la speranza di giocare per alimentare il sogno di essere protagonista all’Europeo, che è slittato all’anno prossimo. Ma le presenze con la sua nuova squadra sono state poche. A febbraio ha fatto la prima quarantena a causa della varicella, adesso la seconda per il coronavirus, con Atalanta-Valencia considerata la partita zero e alcuni suoi compagni di squadra contagiati. Il tampone è risultato negativo per l’ex capitano della Roma, ma il suo club è stato quello più colpito dell’intero campionato spagnolo con un terzo della rosa positiva. Era appena tornato ad allenarsi, il 23 febbraio, dopo la quarantena, prima del coronavirus. La situazione a Valencia è sotto controllo. La moglie, con le figlie al seguito, era riuscita a raggiungere Alessandro durante la quarantena per la varicella ed è rimasta con lui. I genitori non sono riusciti a partire. La casa nella quale abita in pieno centro a Valencia è molto grande («una piazza d’armi»), tanto che ha potuto allestire un parco giochi per le bambine e una palestra per i suoi allenamenti, con tapis roulant e cyclette messi a disposizione dalla società. L’umore non è dei migliori, c’è preoccupazione, ma bisogna guardare avanti. [...]

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