Smalling e l'isolamento: "La ripresa? Adesso ci sono cose più importanti"

Il centrale inglese ha raccontato questi giorni dentro casa con la sua famiglia
Smalling e l'isolamento: "La ripresa? Adesso ci sono cose più importanti"© LAPRESSE
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ROMA - La voglia di ricominciare a giocare a calcio, di allenarsi e di scendere nuovamente in campo viene frenata dalle notizie ancora non positive sull'emergenza Coronavirus. Così Chris Smalling, difensore della Roma in prestito dal Manchester United, ha voluto raccontare come sta vivendo l'isolamento nella capitale esprimendo le proprie sensazioni sul momento di crisi: "Sono tempi folli, siamo alle prese con qualcosa di sconociuto, ma stiamo bene - le sue parole sui social del club giallorosso -. Cerchiamo di prendere il megio da questa situazione, mia moglie e mio figlio sono qui con me, insieme anche a mia suocera e mio cugino. Almeno siamo in compagnia, anche se ho scoperto che stare dietro a Leo è un lavoro a tempo pieno“. Stando tanto a casa Smalling ha l'opportunità di seguire meglio suo figlio: “È bello farlo dormire, giocare con lui e tutto il resto. È una grande cosa vederlo crescere, sorridere e cambiare ogni giorno. È qualcosa di cui senti un po’ la mancanza durante la stagione, con tutte le trasferte. Ci è servito un po’ di tempo per abituarci, ma siamo insieme, lo abbiamo accettato e ora ci siamo abituati un po’ di più. Tutti noi sappiamo quanto la situazione sia seria e quanto sia importante stare a casa. So anche che noi alla fine siamo i più fortunati e non lo diamo per scontato, ci concentriamo per superare la cosa come tutti”.

Sulla lontananza dalla sua Inghilterra, dove ha lasciato amici e parenti: “È dura, sì, però restiamo tutti in contatto, per fortuna c’è la tecnologia. In Inghilterra la situazione è precipitata dopo rispetto all’Italia, i miei amici mi chiedevano informazioni sul lockdown ma credo che non si aspettassero di viverlo anche loro. Come abbiamo visto, però, è un qualcosa che riguarda tutto il mondo e ora invece mi chiedono come affrontarla”. Per gli allenamenti: “Ci alleniamo tutti i giorni. Il club è stato grande, ci ha chiamato e ci ha fatto domande sulla nostra situazione, se avevamo un giardino e attrezzi per allenarci. Ovviamente alcuni giocatori vivono in appartamento, ma altri hanno parecchio spazio fuori. Io sono fortunato ad avere un giardino, così mi hanno dato un programma con esercizi che posso fare in giardino, oltre che strumenti come bande elastiche e simili. Faccio un po’ di allenamento cardio, con allenamento a circuito. Facciamo videochiamate con i preparatori, ci aggiornano sulla situazione, sistemano i nostri programmi di allenamento. Ci tengono pronti e informati. Ci mandano anche un piano per l’alimentazione, ma lo facevano anche prima, però ora mangiamo sempre a casa”.

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Sulla ripartenza della stagione: “Ci dicono di tenerci pronti, aspettiamo che chi di dovere prenda le decisioni, ma sappiamo che ci sono molte partite da giocare e quindi dobbiamo farci trovare pronti. Avremo bisogno di due o tre settimane di allenamento per tornare al massimo, poi ci sarà una serie impegnativa di partite. Siamo desiderosi di riprendere, ma sappiamo che si tratta di una pandemia globale, certe cose sono più importanti del calcio”.


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