La Roma e l'aneddoto del dirigente che si è tolto lo stipendio per tutelare i dipendenti

Il club giallorosso ha messo in cassa integrazione 77 lavoratori. A turno riguarderà tutti. Il secondo scaglione si fermerà a maggio
La Roma e l'aneddoto del dirigente che si è tolto lo stipendio per tutelare i dipendenti© LAPRESSE
Guido D'Ubaldo
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ROMA - Cassa integrazione per gli oltre 250 dipendenti della Roma. La decisione era nell’aria da tempo ed è stata presa nei giorni scorsi, nel corso di una conference call tra i dirigenti della società giallorossa (tra questi Francesco Calvo, Chief Operating Offi cer e Federica Bafaro, responsabile del personale) e i rappresentanti sindacali di Cgil e Uil. La Cig ha decorrenza dall’inizio di questa settimana e per ora riguarda solo 77 dipendenti, ma a turno coinvolgerà gran parte del personale del club giallorosso. Da quasi un mese il centro sportivo di Trigoria è chiuso per qualsiasi attività a causa dell’emergenza sanitaria e inizialmente era stata introdotta la modalità di smart working, poi qualcuno ha usufruito di ferie arretrate, accumulate negli anni. E’ anche il caso, tra gli altri, di un dirigente che lavora a stretto contatto con la prima squadra. I settori interessati al momento sono segreteria, amministrazione, marketing, ticketing e Roma Cares. E’ escluso almeno per ora il media center, che conta circa settanta lavoratori, che continuano la produzione radio, tv e social in smart working. C’è stato l’esempio lodevole di un dirigente che si è tolto lo stipendio per favorire i dipendenti che lavorano con lui.

Roma sulla scia del Napoli

Il primo scaglione di 77 dipendenti ha cominciato la cassa integrazione questa settimana, il secondo è previsto che entri in regime di Cig a maggio. Saranno interessati tutti i settori della società se non si riprenderà a giocare. Il primo club a chiedere un sacrificio ai propri dipendenti è stato il Napoli, che ha fatto scattare la Cig per circa venticinque di loro con contratto a tempo indeterminato. Il presidente De Laurentiis è stato il primo a scegliere questa strada. Ma altre società hanno seguito il suo esempio.

L'esempio dei giocatori del Barcellona per tutelare i dipendenti

Alla Roma, nei colloqui tra la società e i giocatori, che si sono ripetuti con frequenza in questi giorni, non sono state dimenticate le categorie di lavoratori più in difficoltà. Ma bisognerà vedere se i tagli degli ingaggi dei calciatori andranno a incidere sulla busta paga dei dipendenti. Qualcuno ha cercato anche di sensibilizzare i calciatori. Si potrebbe seguire l’esempio del Barcellona, dove i giocatori hanno accettato la decurtazione degli stipendi, chiedendo di non toccare le buste paga degli altri tesserati della polisportiva. Comunque la Roma farà di tutto per tutelare i propri lavoratori, una volta superato questo periodo di crisi globale.


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