Lo sfogo di Spinazzola: "Dicevano che ero zoppo, dal 'no' dell'Inter sono rinato"

Il terzino giallorosso parla dello scambio saltato con i nerazzurri: "Dicevano che ero infortunato, ma dopo quella settimana sono cambiato mentalmente"
Lo sfogo di Spinazzola: "Dicevano che ero zoppo, dal 'no' dell'Inter sono rinato"© LAPRESSE
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ROMAUna stagione non semplice per Leonardo Spinazzola alla Roma. Dopo molte panchine nei primi sei mesi della sua esperienza in giallorosso, il terzino a gennaio era a un passo dal vestire la maglia dell’Inter nello scambio con Politano. Trattativa saltata, Spinazzola è rimasto a Roma per giocarsi le sue carte e provare a riscattarsi. La rivincita è stata posticipata ai prossimi mesi per l’emergenza Coronavirus, lui da casa ha risposto alle domande dei tifosi tramite il profilo social del club giallorosso. 

Cosa ha provato vedendo da sportivo quel Roma-Barcellona del 2918.
“La Roma quella sera fece un miracolo sportivo. Battere 3 a 0 il Barcellona e ribaltare la gara d’andata non è da tutti. Sono partite da Champions, ed è sempre bello vedere questi miracoli calcistici”. 

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Come sta?
“Sto bene, quest’ora la dedico a un po’ di relax con mia moglie perché mio figlio dorme (ride, ndr). Speriamo che tutto questo finisca presto, ma sarà ancora dura e dobbiamo rimanere a casa”. 

La Roma staccando di stare vicina ai tifosi e ai bisognosi.
“Sono onorato di far parte di questo club. Sapevo che questa società fosse grandissima, ma in questo mese si è rivelata ancora più grande”. 

Qual è la partita che le è piaciuta di più in questa stagione?
“Abbiamo giocato grandi partite, ma con il Borussia Moenchengladbach abbiamo fatto davvero il massimo. All’andata abbiamo preso solo un punto, ma al ritorno abbiamo giocato davvero bene contro un avversario molto forte”. 

Come si trova ad allenarsi a casa?
“Abbastanza bene, svolgo i miei esercizi e da due settimane mi alleno tramite videochiamata con i miei amici di Foligno. Ci divertiamo, io mi diverto a vederli soffrire (ride, ndr). Mi alleno cinque volte a settimana, giovedì e domenica mi riposo”.

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Mancini scrive: “Cosa hai provato dopo il gol in Europa League (un gol di carambola, ndr)?”.
“Un grandissimo gol (ride, ndr). Non avevo mai visto un gol del genere!”. 

Con quale leggenda del passato le piacerebbe giocare?
“Ronaldo, il fenomeno. Ci sono cresciuto, a cinque anni vedevo le videocassette. È il più grande di tutti i tempi”. 

Le sue emozioni alla sua prima all’Olimpico?
“Giocare all’Olimpico anche da avversario lo reputavo incredibile. I tifosi cantano dal primo all’ultimo minuto, si sente tutto il calore del pubblico. Il debutto è stata una bella emozione: vedere tutta quella Curva che tifa per te e non più contro”. 

Cosa ha provato dopo l’autogol contro il Genoa, arrivato alla fine di una settimana particolare (lo scambio saltato con l'Inter)?
“Secondo alcuni sono scarso, ma darmi dell’infortunato o dello zoppo non mi sta bene. Da quella settimana sono cambiato anche mentalmente. Nei sei mesi precedenti ero giù giù, ma dopo quella settimana ho ritrovato me stesso”. 

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Terzini preferiti?
“Roberto Carlos, Maicon e Dani Alves”. 

Kolarov?
“È un terzino incredibile, ha una qualità imbarazzante. Ha una visione di gioco che hanno in pochi”. 

Mkhitaryan?
"Oltre a essere un giocatore eccezionale, è una grande persona. Semplicissima e brava. Siamo di fronte a tavola, scherziamo, mi ha insegnato qualche parola di inglese (ride, ndr)".

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