Totti e Del Piero: "Potremmo ancora dire la nostra in campo"

I due ex numeri dieci insieme: "Il nostri addii al calcio sono stati meglio dello scudetto e del Mondiale". In collegamento con loro anche Javier Zanetti e Paolo Maldini
Totti e Del Piero: "Potremmo ancora dire la nostra in campo"
Jacopo Aliprandi
12 min

ROMA - Francesco Totti e Alex Del Piero, due grandi bandiere del calcio italiano, due amici sempre messi a confronto per la rivalità tra le due squadre che rappresentavano. "Meglio Totti o Del Piero?". Qualche giorno fa l'ex numero dieci della Roma aveva invece svelato il rapporto con l'ex bianconero: "Hanno sempre cercato di metterci contro, ma fortunatamente avendo due caratteri molto simili ci siamo uniti, ci siamo capiti nei momenti difficili. Noi non sentivamo questo dualismo. Io e Del Piero eravamo veramente due bambini quando abbiamo girato gli sketch delle barzellette, nessuno ci toglierà la nostra amicizia". Totti e Del Piero questo pomeriggio sono intervenuti a Sky per raccontare alcuni aneddoti del passato e come stanno vivendo questo momento di isolamento per l'emergenza Coronavirus. Insieme a loro anche Paolo Maldini e Javier Zanetti

Avete avuto tante responsabilità, sia nei rispettivi club, sia in Nazionale. 
Del Piero: "La responsabilità che abbiamo avuto è sempre stata attiva nelle nostre dischiarazioni e nei nostri comportamenti. Abbiamo fatto qualcosa di importante per il calcio italiano, insieme ai nostri compagni. Il tributo dei tifosi del Real Madrid? Quando giochi quelle partite hai tanta tensione, poi però quando vieni sostituito e capisci che i tifosi ti applaudono è una sensazione fantastica". 
Totti: "Gli applausi di San Siro? È differente uscire tra gli applausi di uno stadio che non è il tuo. Per noi giocatori far contenti i tifosi è motivo di orgoglio". 

L'amicizia tra Totti e Del Piero?
Del Piero: "È cominciata in Nazionale. Eravamo sbarbatelli (ride, ndr), rappresentavamo due mondi diversi, con diverse tensioni che ci portavamo dietro, ma con grande rispetto reciproco. Col passare degli anni  e con le similitudini nelle nostre carriere ci siamo intesi ancora meglio".

La vittoria del Mondiale?
Del Piero: "Ti rende completo, è qualcosa di unico e incredibile. È il massimo della soddisfazione che puoi avere come giocatore".  

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Totti, Del Piero e il Pallone d'Oro

Il rimpianto di non aver mai vinto il Pallone d'Oro?
Totti: "È un premio che tutti i giocatori cercano di vincere, ma non è semplice. Io rispetto ad Alex avevo meno opportunità di vincerlo, alla Roma non avevamo sempre l'opportunità di portare a casa un trofeo. Però lo avrei voluto". 
Del Piero: "È un trofeo che vorrebbe qualsiasi giocatore. Le dinamiche di assegnazione poi sono cambiate nel tempo. Per un paio di anni ero vicino a vincerlo, ma non è accaduto per qualche motivo e ho voltato pagina". 

Gli sketch delle barzellette? Quante volte le avete ripetute?
Totti: "Ripetere la barzelletta era la vera barzelletta (ride, ndr)". 
Del Piero: "La mattina avevamo allenamento, poi abbiamo trascorso tutto il pomeriggio a ripetere le barzellette (ride, ndr)".

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Totti: "Non ha niente da fare... Ma se sta bene è giusto che continui a giocare".
Del Piero: "Ci rimettiamo in forma, così giochiamo di nuovo...". 

Totti e Del Piero in Nazionale

Abbiamo visto poche volte in Nazionale la coppia d'attacco Totti-Del Piero. 
Totti: "Sicuramente ci poteva stare. Io e Alex potevamo giocare esterni, come prima e seconda punta. Purtroppo hanno sempre deciso di metterci in contrapposizione, scegliendo uno o l'altro. Noi siamo sempre stati a disposizione con rispetto e umiltà, ogni scelta del mister era da rispettare". 
Del Piero: "Trapattoni ci aveva fatto giocare tante volte insieme, purtroppo al Mondiale in Corea che tutti ricordiamo. Poi però non ci sono state molte altre occasioni, c'è grande rammarico per questa contrapposizione, ma ovviamente l'allenatore fa le proprie valutazioni. Avrei però voluto sperimentare questa coppia d'attacco composta con Francesco. In Italia-Germania eravamo entrambi in campo, a Firenze nel pre mondiale avevamo vinto 4 a 1... Non giocavamo male insieme". 

La lotta per il ruolo in Nazionale ha creato problemi alla vostra amicizia?
Del Piero: "No, assolutamente. Eravamo un gruppo unito. Ognuno ovviamente portava avanti le proprie idee, ma c'era un Mondiale in ballo e non abbiamo dato spazio a egoismi particolari". 
Totti: "Non sarà una partita o la scelta di un allenatore a toglierci l'amicizia. Io e lui ancora potremmo dire la nostra... Il problema è che non tutti la pensano come noi". 

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Gli adii al calcio di Totti e Del Piero

I vostri addii al calcio?
Totti: "Per me è stata una giornata particolare, inusuale. Non avrei mai pensato che i tifosi sarebbero potuti arrivare a tanto. La metto davanti alla vittoria dello scudetto e del Mondiale. Trovare le parole per quel giorno è difficile. Vedere il pianto di tutto lo stadio è stato bellissimo: quello è amore e nessuno ce lo leverà". 
Del Piero: "Potrei fare un copia e incolla di quello che ha detto Francesco. L'onda emotiva che arriva in quel momento ti travolge, anche se lo avevi immaginato prima. È stata una cosa totalmente diversa dall'addio di Francesco ma quello che ho vissuto in quel momento è stato identico. Sono state emozioni imbarazzanti. A volte definiamo certi momenti belli o più belli di un trofeo perché ti toccano nel cuore. Quella giornata rimane incredibili sotto tutti gli aspetti". 

Totti, Del Piero, Maldini e Zanetti: l'insegnamento dello sport

Cosa vi ha insegnato lo sport?
Maldini: "Mi ha insegnato lo spirito di squadra, il bene comune".
Zanetti: "Lo spirito di squadra, la resistenza, la generosità, l'essere sempre a disposizione del prossimo. In questo momento lo spirito di squadra deve essere grande. Tutta Italia sta lottando contro il Coronavirus, dobbiamo restare uniti". 
Totti: "Lo sport per me è stata una grande passione, il mio sogno da bambino. Ho cercato sempre di dare il 100%. Questo gioco non è fatto di singoli ma di una squadra che si aiuta e va in campo per dare il massimo. Lo sport fa stare bene". 
Del Piero: "Lo sport è vita per un giocatore. Nello sport ho trovato l'equilibrio della vita: prendere decisioni, rispettare le regole, convinvere con un gruppo. Tante similitudini che puoi ritrovare nella vita comune. Quando fai sport con la passione, dedichi tutti i tuoi pensieri e gran parte del tempo ad aiutare il tuo compagno di squadra".

Sulla salute di Maldini.
Maldini: "È un'influenza molto più lunga. Oggi ho provato a lavorare in palestra, ma dopo dieci minuti ero morto. Avevo sentito subito che c'era qualcosa che non andava, poi ho scoperto di essere positivo al Coronavirus".

Un consiglio per essere un grande capitano?
Del Piero: "Io mi sono sempre ispirato alle persone che mi davano ispirazione: per me erano capitani del passato, ma anche persone extra sport che godevano di grande rispetto e che hanno fatto grandi scelte. Ho cercato di reinterpretare i loro messaggi nel mio modo di vivere. Bisogna avere poi la forza di prendere la decisione giusta, soprattuto nei momenti complicati". 
Maldini: "Quando arriva la fascia senti grande orgoglio. Ho avuto tanti esempi positivi. Ognuno di noi però è unico".
Zanetti: "Devi rimanere te stesso, non cambiare quando prendi la fascia. Devi avere sempre rispetto verso i tuoi compagni che condividono gli esempi positivi e negati".
Totti: "La fascia è tutto, e non è facile indossarla. Ci vuole coraggio, forza, rispetto. Devi sempre onorarla, e devi sempre essere presente". 

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Che capitano è stato Maldini?
Totti: "Esemplare".
Del Piero: "Non ha mai sbagliato nulla, è sempre stato disponibile e pronto ad aiutare gli altri. Ha sempre vissuto in maniera fantastica il ruolo. Con la parentesi con Trapattoni, ma anche con suo padre. Sia lui che il padre hanno avuto un comportamento esemplare". 

Zanetti e Maldini: come fermare Totti e Del Piero

Come si fermavano Totti e Del Piero?
Zanetti: "Era difficile fermarli. Hanno tanta qualità, e ce ne accorgiamo anche quando giochiamo adesso. Inventavano sempre la giocata, per vent'anni è sempre stato complicato. Sono due grandi campioni". 
Maldini: "Bisogna entrare duro (ride, ndr). Mi sono fatto tante risate in campo con Francesco e Alessandro". 

L'episodio più divertente in campo?
Totti: "Quando ho detto a Paolo che avrei fatto il cucchiaio agli olandesi. Era rimasto scioccato". 

Un aneddoto con Gigi Riva, quando scese dal pullman della Nazionale?
Totti: "È una persona straordinaria, in qualsiasi momento della giornata era sempre a disposizione. In Nazionale è stato un punto di riferimento, lo ringrazieremo per tutta la vita perché è una leggenda del calcio mondiale".
Maldini: "Già la scelta di rimanere a Cagliari e di rimanere alla Juventus fa capire l'amore per che aveva per il Cagliari. In Nazionale era sempre a disposizione con tutti i ragazzi". 

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