Völler compie 60 anni: la storia del tedesco volante della Roma

L'ex centravanti giallorosso è ancora amatissimo dalla Curva Sud: nella memoria la grinta e i tanti gol in campionato e nelle coppe prevalgono su una prima stagione difficile e su un mese da dimenticare da allenatore
Völler compie 60 anni: la storia del tedesco volante della Roma© Bartoletti
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ROMA - Rudi Völler compie 60 anni: sì, proprio lui, il “tedesco volante” tanto amato dai tifosi della Roma. Centravanti tedesco, nato a Hanau, in Germania, il 13 aprile 1960, Rudolf “Rudi” Völler è un centravanti di piccola taglia (alto 1,79), dalla buona tecnica, con grande fiuto del gol, ma bravo anche a svariare su tutto il fronte offensivo senza rimanere inchiodato nell’area di rigore avversaria: in questo senso, per i suoi tempi, è molto moderno. Debutta tra i professionisti con i Kickers Offenbach nella seconda divisione tedesca nel 1977-78. Nel 1980-81 passa al Monaco 1860 e nel 1982-83 al Werder Brema con cui si fa notare vincendo subito la classifica dei cannonieri della Bundesliga. In Germania il soprannome di Völler è "Tante Kathe" (“Zia Kathy”) affibbiatogli dal compagno di nazionale Thomas Berthold che lo prende in giro, scherzosamente, per l’acconciatura dei capelli.

Rudi Völler e l'amore della Roma

Nell’estate 1987, dopo aver sfiorato il titolo mondiale con la Germania Ovest l’anno precedente, Völler approda alla Roma. Nella Capitale non è amore a prima vista: nella prima stagione, anche a causa di un infortunio perdurante, l’attaccante tedesco delude, segnando appena 3 gol in campionato. I tifosi storcono il naso, qualcuno ne chiede la cessione, ma Dino Viola non ha dubbi e ha ragione a tenerselo stretto: nei quattro anni successivi Völler diventa un idolo, soprannominato il “tedesco volante” dalla Curva Sud romanista che gli dedica il coro “tedesco vola, la curva si innamora” sulle note de “La notte vola” di Lorella Cuccarini. Nel 1990-91 è il trascinatore della Roma che arriva alla finale di Coppa Uefa (Völler è il capocannoniere del torneo con 10 reti) e che vince la Coppa Italia piegando la Sampdoria. Dal febbraio 1992 il “tedesco volante” indossa anche la fascia di capitano per decisione del tecnico giallorosso Ottavio Bianchi: nell’estate successiva, però, Völler lascia la Roma a 32 anni, tra tanti rimpianti, per andare a vincere la Champions League con l’Olympique Marsiglia. Nel 1996 lascia il calcio indossando la maglia del Bayer Leverkusen. Nella nazionale tedesca, tra Germania Ovest e Germania unita, gioca 90 presenze segnando 47 reti. Il fiore all’occhiello della sua carriera da calciatore è il titolo mondiale conquistato nel 1990, proprio a Roma, battendo l’Argentina di Maradona. Successivamente fa il dirigente e l’allenatore, guidando anche la nazionale tedesca. Da tecnico torna alla Roma, per appena un mese, nel settembre 2004. Una parentesi infelice che non sporca il suo rapporto con i tifosi giallorossi, che continuano ad amare il “tedesco volante”: buon compleanno Rudi Völler.


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