Voeller: "Vincemmo i Mondiali quando l'Italia perse con l'Argentina"

L'ex giocatore della Roma festeggia i suoi 60 anni con una intervista doppia a Kicker insieme al compagno di squadra dell'epoca Littbarski
Voeller: "Vincemmo i Mondiali quando l'Italia perse con l'Argentina"
4 min

ROMA - La festa per i 60 anni è stata decisamente inconsueta per Rudi Voeller. Le restrizioni per la pandemia del Coronavirus hanno impedito all'ex attaccante della Roma di organizzare party o cose del genere. Così si è accontentato semplicemente di un pranzo in famiglia insieme alla moglie e i cinque figli: "Ma non avevo pianificato nulla di veramente grande, solo una festa con i miei amici e la mia famiglia. Quindi non sono così triste per il cambio di programma".

Voeller e Littbarski, intervista doppia a Kicker

Il tedesco volante lo ha raccontato nel corso di una lunga intervista doppia, concessa al portale tedesco Kicker insieme al suo ex compagno di squadra in nazionale, Pierre Littbarski, che compirà 60 anni il 16 aprile. Tanti i siparietti a cui hanno dato vita i due campioni del mondo del 1990, che hanno raccontato molti aneddoti di quella rassegna italiana. Come quello del "gavettone mancato" all'ex centravanti della Roma: "La sera dopo aver vinto i Mondiali - racconta Littbarski - sono entrato nella stanza di Thomas Berthold, ma al posto tuo c'era Uwe Bein e la secchiata d'acqua che avevo preparato se la prese lui. Mi spieghi dove eri?". Al quesito dell'ex compagno, Voeller ha risposto divertito: "Bella domanda. Probabilmente avrò giocato a carte da qualche parte, cosa che abbiamo fatto in modo permanente in un gruppo di quattro durante i Mondiali. Oppure caddi a letto sfinito da qualche parte. Già, perché contrariamente a Litti, io ero sfinito dopo la finale...".

La vittoria dei Mondiali a Italia 90

A seguire i due fanno un passo indietro e iniziano a parlare di un episodio che riguarda direttamente l'Italia: "Nel1986 - racconta Rudi - meritava di vincere l'Argentina, ma nel 1990, nonostante il successo sia arrivato solo per un rigore, eravamo totalmente superiori. Quando gli italiani, che avevano una squadra di spicco, persero la semifinale contro l'Albiceleste, andammo tutti al bar dell'hotel e bevemmo una birra. Per noi era chiaro che se avessimo vinto la nostra partita contro l'Inghilterra il giorno successivo, saremmo stati campioni del mondo. Non potevamo perdere con l'Argentina". Ancora prima, invece, c'era stato l'episodio dello sputo di Frank Rijkaard nei confronti dello stesso Voeller.

Lo sputo di Rijkaard e gli spogliatoi

Una schermaglia storica in campo, che portò alla doppia espulsione dopo 21 minuti: "Ma a perderci sono stati loro - spiega Littbarski - perché Rijkaard per l'Olanda era fondamentale a centrocampo. Mancava più lui a loro che Rudi a noi". Un'analisi confermata anche dallo stesso Voeller: "Non ho ancora capito il motivo del cartellino rosso nei miei confronti. L'arbitro argentino si porterà la motivazione nella tomba. Ma Litti, hai ragione: a posteriori, le due espulsioni sono state un vantaggio per noi. Gli olandesi sono stati migliori nei primi 20 minuti, mentre per noi Jürgen Klinsmann è stato in grado di mostrare le sue qualità di corsa". Riguardo quanto accaduto successivamente negli spogliatoi di San Siro, il tedesco volante non si sbottona troppo: "Abbiamo avuto una piccola disputa davanti ai nostri spogliatoi. Ma come sia andata, Frank Rijkaard e io lo teniamo per noi...".


© RIPRODUZIONE RISERVATA