Mancini: "Lazio? La Roma è la squadra della città"

Il difensore giallorosso: "Vogliamo arrivare in Champions, abbiamo passato un gennaio negativo ma ci stavamo riprendendo"
Mancini: "Lazio? La Roma è la squadra della città"© Getty Images
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ROMA - Il derby virtuale per raccogliere fondi Policlinico di Tor Vergata a fronte dell'emergenza Coronavirus, ha coinvolto i tifosi nelle donazioni ma anche i giocatori con le dichiarazioni. Alla diretta è intervenuto il difensore giallorosso Gianluca Mancini, rilasciando alcune parole sulla situazione Covid-19, ma anche sulla rivalità con i biancocelesti. “Siamo sereni perché siamo fortunati a non aver contratto il virus. Siamo in casa e quindi siamo sereni perché ci godiamo la famiglia e cose che magari giocando spesso non ci godiamo. E’ un po’ di tempo che siamo fermi e per questo gli allenamenti sono pesanti, anche se li facciamo a casa. Non vediamo l’ora di tornare in campo, il calcio è il nostro tutto, viviamo per questo. Viviamo per far gioire i nostri tifosi, non vediamo l’ora. Spero che manchi poco e che ci sia la sicurezza per ripartire”.

Sulla beneficienza e il derby virtuale.
"In questo momento di difficoltà ci siamo uniti tutti, giocatori, giornalisti, cantanti. Facciamo una cosa utilissima, molte persone hanno bisogno, i dottori e gli infermieri combattono da mesi. Chi è fortunato e sta a casa deve fare qualcosa. Sto seguendo questo derby virtuale, i derby vanno vinti e sono contento che siamo in vantaggio".

Sulla possibilità che la Lazio vinca lo scudetto.
"Abbiamo seguito il loro percorso, ma siamo proiettati ai nostri obiettivi. Vogliamo arrivare in Champions, abbiamo passato un gennaio negativo ma ci stavamo riprendendo. Pensiamo a noi. La Roma è squadra di Roma, è quello che dico sempre".

Che calcio è senza pubblico?
"Toglie tante emozioni perché il calcio è uno spettacolo. I tifosi ti spingono a fare bene. Mancheranno, ma la cosa fondamentale è ripartire in sicurezza e sperare che tutto questo diventi solamente un brutto ricordo".

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Lei è stato impiegato sia come difensore che come centrocampista…
"Da ragazzino giocavo centrocampista. Fino alla Primavera. Dalla Serie B fino all’emergenza che abbiamo passato a ottobre ho fatto il difensore. Poi il mister mi ha riproposto a centrocampo ed è andata abbastanza bene. Aiutare la squadra mi ha reso orgoglioso".

Si vede ancora difensore però?
"Quando un giocatore può ricoprire più ruoli è una cosa in più. Io mi sento più difensore perché penso di avere ancora margini di miglioramento in quel ruolo. A centrocampo penso di non poter migliorare più di tanto ma dove mi mette il mister gioco, non c’è problema".

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