Vucinic: "Dopo il derby mi sono ubriacato. Ranieri un matto, con Perrotta ho litigato"

L'ex attaccante di Lecce, Roma e Juve ricorda la sua carriera, dai derby agli scudetti in bianconero: "Potevo finire all'Inter, mancò la firma. Totti? Lo racconterò ai miei figli"
Vucinic: "Dopo il derby mi sono ubriacato. Ranieri un matto, con Perrotta ho litigato"
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Una carriera in Italia tra Lecce, Roma e Juventus. Mirko Vucinic è cresciuto con i salentini, lì è maturato e si è messo in mostra. Poi ha fatto il salto di qualità arrivando prima nella Capitale e poi vestendo il bianco e il nero della Vecchia Signora. Da Zeman a Conte, passando per Spalletti, sono tanti gli allenatori che l'hanno formato. E di tutto questo Vucinic ha parlato a Sky, partendo da un aneddoto curioso post derby contro la Lazio, quello della sua doppietta, quello della doppia sostituzione di Ranieri che tolse Totti e De Rossi all'intervallo. "Non mi aspettavo di vincere, poi il mister ha fatto quella scelta matta - inizia a raccontare l'ex giallorosso -. Ha levato il muro portante della casa, e invece ha avuto ragione. Dopo la partita abbiamo festeggiato e diciamo che non ero tanto sobrio quando sono tornato a casa. La Lazio mi portava bene, tra l’altro i miei amici più cari tifano Lazio e mi dicevano le parolacce. L’annata con Ranieri mi girava tutto bene, ma anche i primi due con la Juve li ricordo con piacere".

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