Caso Ponce, la Roma prende tempo. Il Newell`s pronto a ricorrere al Tas

La Fifa ha concesso altri 15 giorni al club giallorosso per dare spiegazioni sulla cessione dell'attaccante allo Spartak Mosca
EZEQUIEL PONCE

- Novembre 2015© AS Roma via Getty Images
Jacopo Aliprandi
3 min

ROMA - Altri quindici giorni di tempo per studiare la situazione e ripondere alle accuse del Newell's Old Boys. La Fifa ha concesso alla Roma fino al 17 giugno per analizzare il caso Ponce, finito al centro di una disputa legale tra il club giallorosso e quello argentino. Il Newell's Old Boys lo scorso 4 maggio ha fatto causa alla Roma per 2,4 milioni di euro per aver aggirato un accordo legato alla cessione dell'attaccante. 

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Secondo gli argentini la Roma, al momento della cessione di Ponce allo Spartak Mosca, avrebbe utilizzato uno stratagemma per corrispondere una cifra inferiore agli argentini sulla rivendita del giocatore prevista del 40%, inserendo nella trattativa anche la cessione di Andrea Romagnoli (portiere ex Primavera) per 2,5 milioni, abbassando il prezzo della cessione di Ponce e quindi la percentuale da versare nelle casse del Newell's. 

Martín Montoya dell'ufficio legale del club sudamericano, ieri ha spiegato a Ovación che "La Roma ha chiesto l'estensione di quindici giorni del termine per rispondere alle accuse, cosa che la Fifa ci ha notificato". La prima scadenza era ieri, 2 giugno, adesso il club giallorosso avrà ulteriore tempo per studiare la strategia di difesa alle accuse. Se la Fifa dovesse dar ragione al Newell's Old Boys, la Roma dovrebbe versare i 2,4 milioni entro gli inizi di agosto. Se Infantino invece dovesse respingere le accuse, il club argentino ha già informato i propri legali di ricorrere anche al TAS

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