Roma, Dzeko: "La cavalcata Champions è indimenticabile"

L'attaccante bosniaco: "La gara contro il Chelsea la migliore della mia carriera"
Roma, Dzeko: "La cavalcata Champions è indimenticabile"© EPA
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ROMA - Non si vive di ricordi, ma quella cavalcata in Champions League di due anni fa è stata strepitosa. Edin Dzeko ricorda ancora con entusiasmo il percorso europeo della Roma, fermato in semifinale contro il Liverpool: "Il momento migliore della mia carriera è stato qui, quando ho segnato una doppietta al Chelsea allo Stamford Bridge. La nostra cavalcata in Champions non la dimenticherò mai”, ha dichiarato il bosniaco in una diretta Instagram organizzata tra la Roma e Qatar Airways, attuale main sponsor del club giallorosso. 

Com’è stata la quarantena?
“Non è stata la migliore parte dell’anno, ma ho cercato di pensare sempre positivo perché ho avuto modo di passare molto più tempo con la mia famiglia e con i miei figli. Per me non è stato così brutto il lockdown. Avevamo più tempo per noi perché spesso mi mancavano durante l’anno. Poi continuavo ad allenarmi in casa sei volte a settimana. All’inizio non andava male, ma gli ultimi giorni volevo veramente tornare a Trigoria e allenarmi in campo”.

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Vive a Roma?
“Vivo a Roma, leggermente fuori dal centro e più vicino al centro sportivo”

Cosa le piace di Roma?
“Mi piace tutto di Roma, specialmente il tempo e il cibo sono fantastici.Quando le persone vengono qui ci sono tante cose da vedere. Sono contento di far parte di questo fantastico club.”

Il momento più bello a Roma?
“Forse il momento migliore della mia carriera è stato qui, quando ho segnato una doppietta al Chelsea allo Stamford Bridge. La nostra cavalcata in Champions non la dimenticherò mai”.

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Il momento più bello della sua carriera?
“Io vengo dalla Bosnia che è un piccolo paese e rappresentarlo sul campo è un onore. Quando ci siamo qualificati per la prima volta al Mondiale in Brasile è stato il momento più bello della mia vita”.

Da dove viene la passione per il calcio?
“Io ho sempre amato il calcio. Mio padre era un calciatore e probabilmente la mia passione viene da lui. Seguivo molto anche il basket e ci giocavo molto durante la scuola nonostante all’inizio ero il più basso della classe, poi sono cresciuto quasi 15 centimetri in pochissimo tempo”.

Cosa farebbe con un super potere se lo avessi?
“Se avessi un super potere lo userei per fermare le guerre nel vecchio mondo”.

A quale città è più legato?
“Non sono mai stato in Qatar, è una cosa che vorrei fare. Ho visitato molte città, ma per me e per la mia carriera calcistica sono state importanti Wolfsburg e Manchester. Ho vinto il campionato in entrambe le città, resterò per sempre legato a loro”.

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Chi è il compagno con cui ha legato di più?
“Abbiamo giocato insieme al City, lui viene dalla Serbia, siamo più che semplici compagni: sto parlando di Kolarov”.

Cosa farà quando si potrà riprendere a volare?
“Mi mancano i miei genitori, quando potremo spostarci sarà la prima cosa che farò. Casa mia non è lontana da Roma”.

Quali sono i tre giocatori che porterebbe nella Q-suite?
“Kolarov, Kalinic, un altro giocatore che viene dai Balcani, e poi Pellegrini, il vice capitano. Loro sono i tre che porterei ovunque”.


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