Lo scontro Petrachi-Cairo
Qualche giorno più tardi invece andava in scena lo scontro tra Cairo, presidente del Torino, e il diesse che non aveva ricevuto l'ok per liberarsi dal club granata. Complice anche quel viaggetto a Fiumicino? Più che probabile. Così per venti giorni il diesse avrebbe operato nell'ombra senza poter mettere piede a Trigoria, aspettando il via libera del club granata. Un via libera pagato caro, ben due giocatori: i promettenti Greco e Bucri della Roma Primavera.
I contrasti con il Torino sono poi proseguiti per la vicenda Nkoulou. Il difensore centrale granata era stato messo fuori squadra perché non riusciva più a giocare con la testa libera viste le lusinghe di alcuni club. Cairo aveva pensato immediatamente alla Roma e al suo ex diesse, minacciando di essere in possesso di una clausola "anti Petrachi": il diesse non avrebbe potuto acquistare giocatori dal suo ex club. "Il sottoscritto non ha mai promesso al calciatore Nkoulou né tantomeno al suo agente Maxim Nanà una eventuale cessione nell'anno in corso. Cairo sa perfettamente come sono andate le cose, spero di non essere più tirato in ballo", le dichiarazioni di Petrachi all'Ansa.
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