Zaniolo, il caso non è chiuso: vertice con la Roma

I dirigenti devono lavorare sui comportamenti del ragazzo e i rapporti con i compagni per non minare lo spogliatoio
Zaniolo, il caso non è chiuso: vertice con la Roma© LAPRESSE
Guido D'Ubaldo
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ROMA - Il caso non è chiuso e necessita di ulteriori approfondimenti. Nicolò Zaniolo domenica sera era seduto in tribuna nell’Olimpico vuoto, per assistere alla partita che avrebbo potuto essere la sua partita. E’ rimasto fuori dalla lista dei convocati per un leggero risentimento muscolare, è appena tornato dall’infortunio al ginocchio, Fonseca ha preferito non rischiare e tenerlo lontano dai rifl ettori dopo le polemiche per il suo contributo nella partita contro il Verona. Nicolò è rimasto male, non si aspettava quell’attacco. Ha passato alcuni giorni di grande delusione, era molto amareggiato. Ora, con l’aiuto del suo entourage, a cominciare dai genitori, sta cercando di voltare pagina.

Ma il problema è più vasto, riguarda il futuro e va affontato una volta per tutte. Il suo procuratore, Claudio Vigorelli, ha chiesto un incontro a Fienga, si vedranno la prossima settimana, per spegnere i malumori e proseguire la stagione con maggiore serenità. L'entourage chiede chiarezza, per capire quali sono le prospettive. Se c'è un progetto su Zaniolo, il giovane talento deve essere tutelato dalla società. Non può essere messo in croce per un pallone perso. E’ un patrimonio che va difeso, perché oggi Zaniolo è il giocatore che il valore maggiore in tutta la rosa. In questo momento non ci sono potenziali acquirenti, anche se la Juventus lo considera da sempre una priorità, anche mettendolo davanti a Tonali.

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