Intervista a Tsovinar Hambardzumyan: "Mkhitaryan mi ha fatto tifare Roma"

«Seguitelo, aiuterà la squadra nel trofeo continentale Mi auguro che l’apice della sua carriera lo tocchi qui»
Intervista a Tsovinar Hambardzumyan: "Mkhitaryan mi ha fatto tifare Roma"
Guido D'Ubaldo
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ROMA - Per un calciatore non sempre è facile legarsi a un Paese, una città, soprattutto se è un professionista abituato a girare il mondo. Henrikh Mkhitaryan in pochi mesi si è diventato uno dei leader della Roma, ha imparato la lingua e ha fatto nascere suo figlio nella Capitale. Ha già scelto di restare. Contro la Spal ha riposato, Fonseca si affida a lui e a Dzeko domenica per battere la Fiorentina. L’attaccante armeno è un simbolo per il suo Paese, è molto legato alle sue origini. S. E. Tsovinar Hambardzumyan è stata da poco nominata ambasciatore della Repubblica d'Armenia in Italia. E’ fiera del suo connazionale e ne parla in questa intervista esclusiva.

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Nel vostro Paese seguite l’attaccante che romanista che si è imposto nel campionato italiano?

«Per noi è motivo di grande orgoglio avere un calciatore come Mkhitaryan che gioca in serie A, in uno dei club più famosi in Italia e nel mondo. Prima del trasferimento di Mkhitaryan alla Roma io tifavo per un'altra squadra italiana - che adesso preferirei di non rivelare - ma dopo il trasferimento di Mkhitaryan sono diventata tifosa della Roma. Trovo molto interessante la coincidenza che il contratto di Mkhitaryan con la Roma sia stato prolungato proprio nei giorni del mio arrivo in Italia. Come ho capito, sia Mkhitaryan che Fonseca erano interessati a continuare la collaborazione».

Ha avuto modo di incontrarlo?

«Sono in Italia da poco più di un mese e il campionato doveva essere già finito, ma a causa della sospensione, il calendario delle partite è molto intenso. Inoltre, so che nel club ci sono delle regole molto rigide. Credo che avremo occasione di incontrarci in futuro. So che al termine del campionato si riprenderanno anche le partite dell'Europa League e sono ? duciosa che Mkhitaryan contribuirà in modo signi? cativo per far arrivare la Roma in finale. Mkhitaryan ha conquistato già due finali di Europa League, una volta nel 2017 con il Manchester United, diventando il miglior attaccante nella partita vittoriosa contro l’Ajax. Poi, nel 2019, Mkhitaryan doveva disputare la finale con l’Arsenal nella capitale dell’Azerbaijan, Baku. Ma purtroppo Baku ha dichiarato che non poteva garantire la sicurezza di Mkhitaryan durante la partita. Così non prese parte alla finale per non rischiare la vita».

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Mkhitaryan ha fatto nascere suo figlio a Roma e ha manifestato l'interesse a restare nella Capitale italiana. Quali sono state secondo lei le motivazioni che lo hanno spinto a prendere questa decisione?

«Vorrei congratularmi con Mkhitaryan e con la sua famiglia per la nascita del piccolo Hamlet. So che si trova molto bene in Italia e nella Roma e che gli piacerebbe giocare ancora per qualche anno con la maglia giallorossa. Da tanti anni Mkhitaryan ha lasciato l’Armenia per la sua attività di calciatore professionista, ma è rimasto fortemente legato al suo Paese. Mkhitaryan gioca nella Nazionale di cui è da sempre il capitano. Ha dedicato il gol segnato contro l'Inter al suo Paese. Qualche giorno fa, quando l'Armenia ha subito un'aggressione da parte delle forze armate dell'Azerbaijan, Mkhitaryan ha diffuso un messaggio di sostegno a tutti i soldati che stanno rischiando la vita per la difesa dei confini della Patria».

Henrikh è lo sportivo più popolare in Armenia?

«Mkhitaryan è il calciatore più conosciuto non solo in Armenia, ma di tutto il territorio dell'ex-Unione Sovietica. Ma anche in altri sport l'Armenia ha sportivi molto conosciuti. E poi Levon Aronian, uno dei più forti scacchisti da molti anni ai vertici della classifica mondiale. Gli scacchi sono molto amati in Armenia e non è un caso che siano inclusi nel curriculum scolastico del Paese».

A Roma c'è una numerosa comunità armena, che ha radici profonde. Come avete vissuto il lockdown?

«La nostra comunità è qualificata e ben integrata. Vorrei cogliere l'occasione per esprimere la mia gratitudine alle Autorità e all'amico popolo d’Italia per aver accolto a braccia aperte i nostri connazionali sopravvissuti agli orrori del Genocidio degli armeni per mano dei turchi ottomani. Durante l'emergenza Covid-19 una parte dei rappresentanti della comunità armena, studenti e lavoratori temporanei, hanno dovuto rientrare in Armenia».

Mkhitaryan può essere considerato un testimonial per promuovere il vostro Paese nel mondo?

«Henrikh è un calciatore brillante e ci rappresenta nel mondo. Come Ambasciatore d’Armenia in Italia io auguro che la parte più significativa della sua carriera sia legata proprio a questo Bel Paese». 


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