Roma, ecco il piano di Friedkin: via Baldini, tentazione Totti e il sogno Paratici

Il presidente vorrebbe nello staff un grande personaggio esperto del calcio italiano. Il Capitano gestisce una società di procuratori
Roma, ecco il piano di Friedkin: via Baldini, tentazione Totti e il sogno Paratici
Guido D'Ubaldo
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Con l’arrivo di Friedkin si volta pagina, c’è bisogno di aria nuova a Trigoria e a viale Tolstoj. Il nuovo proprietario della Roma delegherà soprattutto al figlio Ryan la gestione del club, tanto che potrebbe essere lui il presidente. Pallotta nel comunicato ha fatto riferimento a padre e figlio. Ryan segue molto vicino le aziende del padre. Di quattro fratelli, Ryan, è quello che più di tutti ha seguito le orme di Dan Friedkin spingendolo nella nuova avventura nel calcio italiano. Il suo sarà un ruolo centrale, alla “Zhang Jr” dell’Inter. Seguirà da vicino la squadra e la società, gestendo l’attività del club direttamente da Roma.

Nel board Friedkin vorrebbe un grande personaggio che conosca il calcio italiano. Tra i nomi presi in considerazione anche quello di Francesco Totti, che aveva lasciato la Roma poco più di un anno fa facendo molto rumore. Sarebbe un ritorno clamoroso, che i tifosi accoglierebbero favorevolmente. Il Capitano da pochi mesi ha intrapreso una nuova attività, ha aperto una società di procuratori per calciatori ed è molto contento. Si trova bene nel nuovo ruolo, ha coinvolto gli amici Candela e Aldair. Per lasciare dovrebbe avere una carica operativa ben precisa che possa allettarlo. Il suo nome era uscito nel corso di una chiacchierata tra Friedkin e un importante dirigente sportivo italiano già qualche mese fa.

Il magnate texano studierà il nuovo organigramma con i suoi collaboratori, intanto nella fase di transizione si affiderà a Fienga, che ha il contratto in scadenza a ottobre. Prima della partita con il Siviglia, il Ceo ha detto: «L’attuale proprietario Pallotta ci ha comunicato di aver raggiunto un accordo che porterà al passaggio di proprietà della Roma al gruppo Friedkin in tempi rapidi. Spero che porterà alla crescita della Roma, tutto quello che è stato fatto dall’attuale azionista e da noi stessi». Baldissoni, attualmente vice-presidente, uscirà dall’organigramma ma continuerà a seguire lo stadio, da consulente, tornando nello studio Tonucci, del quale è socio. Calvo e Zubiria dovrebbero restare almeno nella prima fase perché sono uomini di fiducia di Fienga. [...]

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Il ruolo del direttore sportivo è quello più delicato, Non ci sarà più la consulenza da Londra di Baldini, il cui contratto (con una società di Pallotta, non la Roma) è già scaduto a giugno. Servirà un manager operativo a Roma. Il sogno resta Paratici, ma sarà difficile portarlo via dalla Juve. Petrachi, ancora sotto contratto, sarà valutato. C’è chi spinge per il suo ritorno e ha incontrato i manager di Friedkin a febbraio. Perde quota la candidatura di Burdisso, contattato recentemente da Baldini. Difficile il ritorno di Pradè, un altro nome che gira. Ha firmato da poco il rinnovo del contratto con Commisso. Più defilati Sabatini e Massara, si tratterebbe anche in questi casi di ritorni. Nel nuovo organigramma c’è bisogno di volti nuovi. Al settore giovanile resterà Bruno Conti, con pieni poteri, dal momento che andrà via De Sanctis. Cambieranno anche i riferimenti degli studi legali della società.


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