Ryan Friedkin, l'amore per Roma e i suoi segreti

Il figlio del magnate nuovo proprietario del club sarà stabilmente in città. Umile, entusiasta, creativo: «La gente ha paura delle cose che non ha ancora visto...»
Ryan Friedkin, l'amore per Roma e i suoi segreti
Roberto Maida
2 min

«La gente ha paura delle cose che non conosce e non ha ancora visto». Questa frase è stata pronunciata da un giovane rampollo dell’imprenditoria americana: il suo nome è Ryan Friedkin, trentenne figlio di Dan, candidato ad assumere le redini della Roma come delegato del padrone all’Eur. Ha già preso casa da qualche mese, perché voleva portarsi avanti con il lavoro e conoscere la città. E’ stato più volte allo stadio Olimpico, in incognito, mescolato ai tanti turisti appassionati di calcio che sotto la gestione Pallotta si sono abituati a comprare i biglietti sul web, anche dall’altra parte del mondo.

Direttore del Friedkin Group, produttore di successo a Hollywood

E’ un figlio di, certo. Non potrebbe aspirare a un ruolo di così grande popolarità se non fosse nato in quella che Mourinho chiamerebbe “culla de oro”, verissimo. Ma è un ragazzo che ha studiato tanto, tra cinema e beneficenza, tra auto e resort, ereditando dalla madre Debra la passione per la storia. E ci sa fare altrimenti il vecchio Dan, che ha altri tre figli, non avrebbe affidato proprio a lui il ruolo di direttore del Friedkin Group, Nel 2017, per dire, attraverso la casa di famiglia ha prodotto il primo film. Da lì, ne ha finanziati altri cinque, tra cui un documentario sulla vita di Johnny Cash. Ha vissuto finora a Los Angeles, per la precisione a Santa Monica dove ha sede la Imperative Entertainment, l’azienda di produzione. E non potrebbe essere altrimenti, quando hai un occhio fisso su Hollywood. Ma prima si è laureato alla Southern Methodist University di Dallas, il cui motto è: La verità vi libererà.

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