Roma, ecco perché Friedkin non è ancora sbarcato nella capitale

Cresce l'attesa per l'arrivo dei nuovi proprietari ma la pandemia in corso non aiuta
Roma, ecco perché Friedkin non è ancora sbarcato nella capitale© ANSA
Roberto Maida
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Il mistero alimenta le aspettative. Dan Friedkin e il figlio Ryan ancora non hanno comunicato a Fienga la data del loro arrivo a Roma, semplicemente perché non lo hanno stabilito. E’ stato lo stesso Fienga ieri a chiarire che «bisogna dare tempo ai proprietari per organizzarsi e rendersi conto» del business in cui si sono infilati, «senza voler illudere nessuno» e «con ambizioni consone». Ci si sbilancia sulle previsioni, che assomigliano più a pronostici, ma la verità è che i Friedkin non hanno ancora un piano di volo fissato per raggiungere l’Italia.

Ecco quando i Friedkin potrebbero sbarcare a Roma

E’ credibile, da quanto abbiamo letto nella prima intervista ufficiale, che la loro presenza sul territorio sarà più visibile. Ed è altrettanto immaginabile, dalla smania che hanno manifestato, che non sia lontano il giorno dell’arrivo. Ma da qui a stabilire date ce ne corre. Roma-Juventus ad esempio, il 27 settembre, rappresenterebbe un battesimo importante, se non ci fosse l’emergenza Covid a stravolgere programmi e prospettive: Dan Friedkin è negli Usa, può essere dispensato dalla quarantena italiana se effettua un tampone in patria entro 48 ore dalla partenza, ma potrebbe decidere di attendere la conclusione dell’emergenza sanitaria prima di volare a Roma. Ryan invece è in Europa, perciò potrebbe sbarcare prima. In ogni caso Trigoria è pronta ad accoglierli, nella speranza che migliorino la solidità e le ambizioni del club.

Totti e la Roma sempre più vicini

Il 27 settembre è una data speciale anche per Francesco Totti, che compie gli anni. Nonostante le voci di un imminente rientro in società, Totti continua a seguire con attenzione la sua agenzia di calciatori. Ha contatti frequenti con la Roma, Fienga in testa, ma per il momento non ha ricevuto una proposta. Sarà Friedkin, che si confronta spesso con il trait d’union Malagò, a decidere quando sarà il momento per convocarlo e offrirgli un ruolo. E’ nelle cose, nella logica, nella storia che prima o poi le strade tra Totti e la Roma debbano tornare a incrociarsi ma non accadrà per forza nel giro di un mese o due.

Roma, l'assenza più urgente è il direttore sportivo

L’assenza più urgente che si avverte oggi a Trigoria riguarda piuttosto il direttore sportivo, o comunque un dirigente che conosca a menadito il calcio. Formalmente è Morgan De Sanctis, avendo il patentino, a occupare la casella ma le operazioni di mercato vengono gestite in prima persona da Fienga, con l’aiuto di qualche procuratore. Dopo la fine di questa sessione di mercato andranno chiariti i ruoli. Lo stesso De Sanctis è in corsa anche se la proprietà sta valutando altri profili, in Italia e all’estero.


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