Diawara, l'avvocato Chiacchio: "Per la Roma ci sono margini"

"La normativa è molto chiara ma in diritto sportivo conta l’inventiva giuridica. E Conte è bravo..."
Diawara, l'avvocato Chiacchio: "Per la Roma ci sono margini"© LAPRESSE
Edmondo Pinna
2 min

E’ lo “specialista” delle cause impossibili, all’Università deve aver dato anche “fantasia giuridica” insieme agli esami che l’hanno portato alla laurea, visto che negli anni s’è spesso distinto in cause sportive al limite dell’imprticabile. Eduardo Chiacchio viene considerato uno dei maggiori esperti di diritto sportivo, è il legale anche di diverse società di serie A, di altre fa solo consulenza. E se ti trovi spalle al muro davanti ad un tribunale sportivo, quasi sempre riesce a trovare la strada quantomeno per limitare i danni (il caso-Giannello, il terzo portiere del Napoli, nel secondo processo di Scommessopoli, ha fatto storia; e sempre per rimanere in quel filone, è stato l’avvocato del primo “pentito” della storia dei processi sportivi, ricordate Vittorio Micolucci?). Non vuole dare giudizi, l’avvocato Chiacchio. Ma guidarci, novello Virgilio, nei meandri di questo caso «difficilissimo», quello sì.

Avvocato Chiacchio, la Roma è spalle al muro?
«E’ una situazione difficile, difficilissima, si tratta di un caso complesso dato che la normativa è molto chiara in materia».

Allora non ci sono speranze, tutto inutile, sono spacciati.
«In diritto sportivo, l’avvocato può esprimere tutta la sua inventiva giuridica, la sua fantasia. Ogni regola può lasciare spazio a diverse interpretazioni, qualche volta addirittura contrastanti. L’ottimo collega, l’avvocato Antonio Conte, troverà argomenti validi per sostenere la società per l’appello».

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