Friedkin furioso, Roma da ricostruire: il ritorno di Totti

Il ruolo di Francesco: direttore dell’area tecnica oppure vicepresidente
Roberto Maida
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ROMA - «Traducetemi la notizia: ho capito bene?». Yes, mister Friedkin. La Roma l’aveva davvero combinata grossa. Quando Dan e Ryan, padre e figlio, hanno scoperto sul web della vicenda Diawara erano già abbastanza disappointed, delusi, dal pigro 0-0 di Verona. Ma mai si sarebbero aspettati di doversi confrontare con una figuraccia simile, che come conseguenza accelererà la ristrutturazione dell’organigramma: il segretario Longo si è già chiamato fuori, per accasarsi proprio al Verona, ma a rischio è anche il team manager Gianluca Gombar, fino a questa situazione impeccabile nel ruolo nonosante la giovanissima età. Dell’errore è stato chiesto conto, ovviamente, anche al direttore generale, Manolo Zubiria, che però del lavoro di segreteria sportiva non si è mai occupato. Morgan De Sanctis invece ha annunciato querela contro Damiano Coccia, più conosciuto come Er Faina, per un video che conteneva «affermazioni diffamatorie» proprio sul caso Diawara.

LA TENTAZIONE - Per i vertici aziendali è sempre più insistente l’indiscrezione di un ritorno di Francesco Totti. Che potrebbe essere nominato vicepresidente, proprio al posto di Baldissoni, oppure direttore dell’area tecnica. Il famoso caffè con i Friedkin ancora non c’è stato ma i contatti con Fienga sono frequenti, anche per parlare dei tanti giovani che la Roma ha affidato alla scuderia del grande ex. Ieri è stato proprio Totti a rinfocolare il tema, a margine della partita di calciotto persa contro... la Lazio con la sua squadra amatoriale: «Farò delle cose carine... ormai lo sanno tutti». Una battuta che anticipa un finale già scritto: Totti tornerà alla Roma, a casa sua. E’ solo una questione di tempo.

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