Mkhitaryan lancia l’appello per l’Armenia e il Karabakh: “Evitiamo un altro genocidio”

Il trequartista della Roma torna a far sentire la sua voce in difesa della propria patria
Mkhitaryan lancia l’appello per l’Armenia e il Karabakh: “Evitiamo un altro genocidio”© LAPRESSE
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ROMA - Henrik Mikhitaryan, centrocampista armeno della Roma e della nazionale dell’Armenia, torna a far sentire la sua voce in difesa della propria patria.

Sul Caucaso meridionale, come noto, soffiano sempre più impetuosi venti di guerra. Da domenica mattina le forze armate dell’Azerbaigian hanno sferrato un violento attacco lungo tutta la linea di contatto con il territorio conteso del Nagorno Karabakh. Una regione, popolata da armeni, che Stalin concesse nel 1921 all’allora Repubblica socialista sovietica azera e che da decenni è al centro di un’accesa disputa tra i cristiani armeni e i musulmani azeri.

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Da tre giorni vengono bombardati anche insediamenti civili e parte della popolazione trova rifugio nelle cantine per sfuggire a missili e droni sparati dal vicino territorio dell’Azerbaigian. Tra accuse reciproche e controffensive si contano già decine di morti tra i militari dei due schieramenti. L’Armenia accusa apertamente l’aggressione dell’Azerbaigian spalleggiato dalla Turchia di Erdogan e aiutato, pare, da miliziani jihadisti provenienti dalla Siria.

Non può dunque sorprendere il nuovo accorato appello di Mkhitaryan su Instagram.  Molti scontri importanti stanno andando avanti per il Nagorno Karabakh, con tante vittime da entrambe le parti. E anche il territorio dell’Armenia in questo periodo viene bombardato. L’attacco azero che è iniziato il mattino del 27 settembre sulla popolazione civile è da condannare fortemente. L’immediata conclusione di questa violenza e di questo crimine contro l’umanità è urgente e vitale”, ha scritto il trequartista.

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La situazione sembra aggravarsi con il passare delle ore. È notizia di questa mattina che un autobus civile sia stato colpito nel territorio dell’Armenia, segnale di una pericolosa escalation del conflitto. La Turchia deve interrompere ogni supporto e neutralizzare questo attacco, compreso il reclutamento di terroristi stranieri per attaccare il popolo armeno. Mi appello alla comunità internazionale e agli alleati, per un intervento immediato per evitare un altro genocidio è il grido accorato del popolare “Heno” che ricorda lo sterminio degli armeni del 1915.


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